Esodati/Mobilita' lunga. L'inps applica la stima di vita anche alla legge 296/2006

Giovedì, 11 Aprile 2013

Questo il fatto: sono nata il 23 aprile 1960 e ho lavorato 28 anni circa in Ansaldobreda S.p.A (gr.Finmeccanica). Dal 31 dicembre 2007 sono stata collocata in mobilità lunga ai sensi della 296/2006 e con decreto ministeriale del 2 maggio 2007. Al momento della messa in mobilità avevo maturato 1489 settimane di contributi. Ho ricevuto la famosa lettera in cui mi si dice che sono salvaguardata anche dalla 122/2010; praticamente,evviva evviva, sono una dei famosi primi 10000 salvaguardati dei 65.000. Pochi giorni fa ho chiamato l'Inps per sapere quando avrei ricevuto la terza lettera con la decorrenza della pensione perchè proprio loro mi avevano detto che l'avrei ricevuta entro il 31 di marzo, e chi mi ha risposto ha controllato in via informale sul programma la data che a loro risulta essere 1° aprile 2018 (?????) e non so su che basi e purtroppo nemmeno loro!! Infatti dovrei accedere alla pensione con il requisito dei 57 di età e 35 di contributi e la finestra prevista dalla tabella C della legge 449/97 che prevede, per chi compie 57 anni nel secondo trimestre dell'anno come la sottoscritta, l'uscita dal 1 ottobre dello stesso anno ergo 1 ottobre 2017. A questo punto, pur essendo sempre contentissima che mi sia stato comunque riconosciuto quello che mi spettava, non capisco perchè dovrei prendere per buona una data che non mi torna, solo per il fatto che il programma non sbaglia, come mi hanno risposto all'inps quando ho protestato vivacemente! Io ho lavorato 28 anni al personale occupandomi anche dei conteggi dei contributi per la mobilità ma ciò non toglie che possa aver preso una cantonata, come si dice qui in Toscana. Ho trovato tanti di voi ferratissimi e competenti in materia, mi date il vostro parere? Lorella

I lavoratori che si trovano in mobilità lunga ai sensi della legge 296/2006 mantegono i requisiti di accesso di cui alla Tabella C legge 449/97 e le previgenti regole di decorrenza (come precisato dal  messaggio inps 13343/2012). Si deduce che l'Inps abbia applicato la stima di vita Istat al caso di specie ai sensi dell'articolo 12, comma 12-bis del Dl 78/2010 convertito con legge 122/2010 e richiamato in tema di salvaguardati dall'articolo 24, comma 15 del Dl 201/2011.
Ciò comporta lo slittamento della maturazione del requisito a 57 anni e 7 mesi. Dal 2013 la stima di vita aumenta infatti di tre mesi e dal 2016 di altri 4 mesi (anche se quest'ultimo adeguamento non e' ancora ufficiale). Tali requisiti verrebbero perfezionati nel Novembre 2017 con decorrenza quindi 1° Aprile 2018. Ai sensi della legge 335/95 le pensioni decorrono infatti il 1 aprile dell'anno successivo se i requisiti sono maturati nel quarto trimestre.


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