Redazione

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 "Credo che alcune chiacchiere di agosto della politica siano piu' o meno simili alle chiacchiere dei direttori sportivi quando parlano dei giocatori che vanno acquistati. Kamsin Tante chiacchiere e poi il calciomercato si chiude con poche notizie". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi intervistato dal Tg5. "Allo stesso modo accade con la politica. Leggo di aspiranti politici che hanno lanciato news in liberta', qualche volta anche qualche giornale pur di riempire le pagine di agosto che altrimenti sarebbero vuote lascia spazio a cose che nel resto dell'anno non sono cosi' importanti. Chi oggi parla di manovre e di pensioni parla di cose che non sono all'ordine del giorno", ha aggiunto Renzi. "Se i sindacati vogliono un autunno caldo, facciano pure. Gia' l'estate non e' stata un granche'...", ha detto il presidente del consiglio.

"L'estate e' stata cosi' cosi'", ha sottolineato, ironico, il presidente del consiglio, "e un po' di caldo in autunno non guasterebbe...". "Ci saranno nuove tasse? No. Anzi, come abbiamo fatto con gli ottanta euro, che sono mille euro l'anno di riduzione di tasse a undici milioni di lavoratori, cercheremo di fare lo stesso con altre fasce di popolazione e ridurre ulteriormente le tasse. Per farlo dobbiamo dare una sforbiciata alla spesa".

"In Italia sono ottocento miliardi i denari che noi spendiamo e come tutte le famiglie potremmo stare un po' piu' attenti: la famiglia a casa spegne la luce o rinuncia a una serata fuori e, allo stesso modo, anche il pubblico dovrebbe stare un po' piu' attento", ha aggiunto Renzi, "e gestire meglio i denari. Ma questo non significa che ci saranno piu' tasse e chi oggi parla di manovre, di pensioni parla di cose che non sono all'ordine del giorno". 

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I sindacati minacciano la mobilitazione contro le ipotesi di un intervento sulle pensioni, in particolare su quelle maturate con il sistema retributivo, e di un ulteriore blocco degli stipendi dei lavoratori statali. Kamsin Cigl-Cisl e Uil chiedono al governo una secca smentita sull'ipotesi formulata da Poletti nei giorni scorsi nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera. L'idea del titolare di Via Veneto è quella di introdurre un contributo di solidarietà sulle pensioni medio alte (la cui soglia tuttavia non è stata indicata) per finanziare gli interventi in favore dei lavoratori esodati e dei precoci. Ieri tuttavia lo stesso premier Matteo Renzi ha frenato indicando che nella legge di stabilità non ci sarà un prelievo aggiuntivo sulle pensioni

Ma la reazione del Premier non è bastata a calmare le acque. Lasciate in pace i pensionati, la pazienza e' finita. Ci mobiliteremo", scrive su Twitter la segretaria generale di Spi Cgil, Carla Cantone, dopo che gia' la Cgil nazionale aveva chiarito senza mezzi termini il suo punto di vista: "un intervento sull pensioni retributive e' inaccettabile", mentre la Cisl parla di "nuova tassa sui pensionati".

Netto il 'no' dei sindacati anche alla ipotesi di congelare le buste paga dei lavoratori del settore pubblico: "C'e' da augurarsi che sia una bubbola agostana. Un nuovo blocco biennale dei salari nella P.A. Sarebbe inaccettabile", tuona la Cgil. "Attendiamo una smentita da parte del presidente Renzi e della ministra Madia", aggiungono i segretari generali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. "Continuare a pensare che si possa eternamente intervenire sul salario dei dipendenti pubblici e sul loro diritto al rinnovo del Contratto nazionale e' un errore madornale - dicono i sindacalisti - una ricetta, non solo ormai improponibile sotto il profilo della giustizia sociale, ma anche inutile per il governo dei conti pubblici".

La richiesta a Renzi e Madia we' quella di chiarire "immediatamente che cio' su cui sembra si stia lavorando nell' ombra dei corridoi di Via XX settembre non appartiene all' iniziativa del Governo e che non c' e' nessuna ipotesi di ulteriore blocco della contrattazione. In assenza di cio' e' del tutto evidente che la reazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici sara' fortissima e che la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva avverra' in un clima incandescente".

Dopo la smentita di ieri del premier, anche oggi il governo continua a sfumare i toni e il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando, sottolinea che quella previdenziale e' "l'unica riforma che e' gia' stata fatta". "Dobbiamo fare le riforme strutturali che non abbiamo fatto - aggiunge - la mia opinione e' che introdurre in questo ambito la discussione sulle pensioni sia estremamente negativo perche' la riforma della previdenza pubblica e' stata gia' realizzata, non c'e' bisogno di farne un' altra".

Parla di ipotesi "premature" Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia che pero' non chiude del tutto la porta all'intervento prospettato qualche giorno fa dal ministro del Lavoro Poletti che aveva avanzato l'ipotesi di un nuovo prelievo a carico degli assegni previdenziali piu' alti. "Non e' la stessa cosa parlare di un intervento spot o di uno inserito nel piu' globale contesto della riforma del lavoro", dice Baretta.

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Riforma Pensioni, Renzi: no al prelievo sulle retributiveZedde

Secca smentita del premier Renzi all'ipotesi di un prelievo aggiuntivo sulle pensioni d'oro o d'argento rilanciato da Poletti nei giorni scorsi. 

Kamsin Non ci sarà nessun prelievo nella legge di stabilità sulle pensioni d'oro o d'argento. E' secca la smentita di Renzi alle ipotesi circolate tra ieri ed oggi sulla possibilità di un prelievo sulle pensioni retributive: Maddeche? Ovvero, Ma di cosa stiamo parlando?  Ma quando mai. Matteo Renzi riappare cosi' su twitter, il social network prediletto da quando e' diventato presidente del consiglio, e ferma sul nascere le polemiche sollevate dalla sola idea di toccare le pensioni al di sopra dei 3.500 euro netti, calcolate con il vechio metodo retributivo.

Nulla di tutto questo, dunque: "I giornali di agosto - spiega il premier - sono pieni di progetti segreti del governo. Talmente segreti che non li conosce nemmeno il governo. #nonesiste #maddeche". E, quasi a voler sottolineare meglio il concetto, Renzi elenca, con una serie di 'cinguettii', i temi caldi per il governo.

Gli investimenti, la scuola e soprattutto la Giustizia per la quale si prepara una sorta di rivoluione copernicana. "I progetti del governo non sono segreti. Iniziamo dalla giustizia, a cominciare da quella civile che oggi civile non e'". Il riferimento e' alla riforma alla quale sta lavorando il ministro Andrea Orlando e che e' attesa al consiglio dei ministri del 29 agosto. Ma non e' tutto: il 29 agosto approderanno in Consiglio dei ministri anche le linee guida sulla scuola, un tema che sta a cuore al presidente del consiglio visto che, spiega, "tra dieci anni l'Italia sara' come la fanno oggi gli italiani.

Ci sono infine gli investimenti che nell'agenda di Renzi si trovano alla voce Sblocca Italia, una serie di misure relative a "infrastrutture, energia, autorizzazioni pubbliche, finanza per investimenti" su cui il governo punta per tornare a vedere l'economia italiana correre e competere. 

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''Il governo dovra' spiegare bene al Paese, ai cittadini perche' mette una nuova tassa''. Cosi' il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha commentato a ''Prima di tutto'', Radio 1, la ventilata manovra del Governo sulle pensioni. Kamsin ''E' un altra tassa, perche' non si puo' intervenire sul pregresso, e quindi dovrebbe introdurre per i pensionati un'altra tassa, come se gia' non ne pagassero di salate, come se gia' non pagassero contributi di solidarieta', non ottenendo, negli ultimi tempi, nemmeno la rivalutazione. Mi sembra - ha aggiunto Bonanni - una iniziativa eccessiva''. Invece di intervenire sulle ''municipalizzate mangiasoldi, abbeveratoio della politica, si scatena un meccanismo di tensioni sociali, di contrapposizione fra chi ha una pensione da 500 euro e chi da 2.500

Questa e' una cultura becera, che deve finire. Al di la' delle chiacchiere, non si fa nulla per le spese forti, dissipatrici di comuni, province e regioni, e ci si rivolge ancora una volta a coloro che pagano le tasse sino all'ultimo centesimo e non hanno nemmeno la rivalutazione di fronte all'inflazione. E' una logica perversa, che potrebbe innescare un'ulteriore frenata sui consumi, perche' la gente, preoccupata dal proprio futuro, blocca tutti i consumi, per la paura di fare passi piu' lunghi della gamba''.

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"Anche se non ci sorprendono affatto, sia i dati di Equitalia relativi alle domande di rateizzazione (che a luglio hanno registrato il record di 156 mila richieste), sia quelli della continua diminuzione dell'indebitamento per consumi (credito al consumo) che secondo le nostre stime nel 2014 registra il -5%, rappresentano ulteriori segnali della situazione economica insostenibile in cui si trovano le famiglie italiane". Kamsin E' quanto affermano in una nota di ieri i presidenti di Adusebef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, secondo cui "ai dati appena riportati, si aggiungono: le stime drammatiche sul Pil al -0,2%; i dati sui consumi turistici (solo il 31% degli italiani si e' concesso le tradizionali vacanze estive); i flussi negativi alle presenze ai ristoranti a Ferragosto (solo il 18%); il consuntivo sui saldi (-4%); la disoccupazione al 12,2% (quella giovanile al 43,7%)".

Per Lannutti e Trefiletti, "si potrebbe andare avanti ancora a lungo con l'elenco degli indicatori economici in rosso, tutti concordi nel confermare , come purtroppo denunciamo da tempo, una nuova contrazione del mercato rispetto all'anno precedente e lo stato di netta recessione del nostro Paese". Per questo, sottolineano nella nota, "e' urgente e necessario che il Governo si dedichi con impegno e serieta' alla fuoriuscita da questa situazione, dando la massima priorita' al rilancio della domanda di mercato per far ripartire, cosi', l'intero sistema economico. In tal senso bisogna, in primo luogo, aumentare il reddito delle famiglie, ampliando la platea dei destinatari del bonus anche a pensionati e incapienti.

Ma e' evidente che la ripresa, per essere concreta e duratura, non puo' prescindere da interventi mirati allo sviluppo del Paese ed all'incremento dell'occupazione. Per questo e' necessario un piano di investimenti per la crescita, a partire da un settore strategico, come quello della rete telematica. Vogliamo ricordare, in tal senso, che gli investimenti sono regrediti al livello del 1995", conclude il comunicato. 

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