Mia figlia, di 35 anni, ha lavorato per 9 anni con un contratte a progetto e ora è senza lavoro. Vorrei un parere circa l'alternativa tra il riscatto delta laurea in legge o l'opzione dei versamento dei contributi volontari per poter raggiungerei 20 annidi contribuzione necessari per aver diritto, a suo tempo, ad una pensione di vecchiaia. Franca Da Firenze
Per ottenere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria nella gestione separata Inps è necessario avere cinque anni complessivi di contribuzione. Di norma, l'autorizzazione decorre dal mese di presentazione della domanda, oppure dal primo giorno del mese successivo alla cessazione dell'attività lavorativa. I contributi volontari possono essere versati anche per i sei mesi precedenti la data di decorrenza dell'autorizzazione, sempreché non risulti versata altra contribuzione obbligatoria, oppure accreditata contribuzione figurativa. Si ricorda, infatti, che la prosecuzione volontaria non può essere richiesta per periodi per i quali vige un'altra copertura previdenziale.
L'importo del contributo è calcolato applicando ai compensi medi percepiti nell'anno di contribuzione precedente la domanda, l'aliquota di finanziamento prevista per i lavoratori tenuti al versamento obbligatorio e non iscritti ad altra forma di previdenza (27% per il 2013).
L'onere dei periodi di riscatto è costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al valore medio mensile dei compensi assoggettati a contribuzione obbligatoria negli ultimi 12 mesi di contribuzione precedenti la domanda, moltiplicato per l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche vigenti nella gestione interessata. Il periodo oggetto di riscatto dovrà essere successivo al 31 marzo 1996, in quanto non è possibile valorizzare periodi antecedenti l'istituzione della gestione separata Inps.
Il periodo riscattato viene accreditato sulla posizione assicurativa dell'interessato per anni solari e con periodicità mensile, con attribuzione di un valore di copertura determinato sulla stessa retribuzione presa a base del calcolo dell'onere, rapportata alla durata del periodo riconosciuto. La differenza sostanziale tra i due istituti giuridici risiede nel fatto che il riscatto consente la valorizzazione di un periodo temporale pari a quello del corso di studi, mentre l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria non è soggetta a decadenza ed è valida fino all'atto del pensionamento.
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