cumulo casse professionali

al posto della pensione.....una bella assicurazione scelta dal Presidente e dai Delegarti?

Salve a tutti, ho un dubbio (veramente magari fosse uno solo) : io raggiungerei i fatidici 41 anni e 10 mesi nel maggio 2018 sommando INPS ed ENPAM quota A sistema misto non arrivando a 18 anni INPS al 31/12/95,chiedendo la pensione anticipata con il cumulo l'ENPAM mi erogherebbe la sua quota da subito o al compimento dei 68 anni?
Grazie

Salve a tutti,
Avete notizie del partecipante al forum, mi pare di nome utente Chuck, che avendo maturato più di 42 anni e 10 mesi (cumulando contributi INPS e INPDAP ) e un ulteriore periodo presso una cassa professionale, aveva fatto domanda di pensione anticipata col cumulo chiedendo all'INPS esplicitamente di rinunciare alla quota della cassa.
Sapete se gli hanno liquidato la pensione in questo modo ?
Un saluto e un ringraziamento anticipato
Alberto

Ho letto quanto riportato da Farma53.
L' "esperto pensione" sembra meno esperto di noi.
Comunque, dobbiamo stare attenti: non vorrei che sul serio tentassero di escludere la quota A dell'ENPAM.
Questo sarebbe un altro colpo di mano, perchè la legge parla di contributi alle casse professionali - e contributi obbligatori sono sia quelli di quota A che quelli di quota B (anzi quelli di quota A sono addirittura più penalizzanti perchè vanno versati obbligatoriamente anche se non si possiede reddito libero-professionale) -, però, mentre la quota A l'hanno versata tutti i medici, la quota B è stata versata solo da alcuni.
Quindi, se escludessero (contro legge, ovviamente, e contro le affermazioni di Oliveti e contro il fatto che sia la Quota A che la Quota B maturano entrambi un assegno pensionistico) i contributi di quota A, farebbero "fuori" parecchi di noi.
Vigiliamo seriamente.

Dottarena grazie, da domani spero tutti i colleghi di qualsiasi cassa, pensionabili o nò, dovrebbero inviare ogni giorno mail al loro Presidente; gia inviata diffida INPS.
Penso solo sia solo colpa nostra, siamo abituati da sempre ad essere considerati "colpevoli", l'ospedale non và, l'ambulatorio dà appuntamenti a tre anni, la ferita si infetta è SEMPRE SOLO COLPA DEL MEDICO. Tanto che serve lamentarsi, ed i nostri "sindacati" e i nostri Ordini (da noi pagati) sono lì per difendere statutariamente i poveri cittadini che tramite poveri patronati ed associazioni similari sono pronti ad assalire qualsiasi "operatività" che possa loro fruttare denaro alle spalle del ricco Medico
Ben ci stà tanto sanno che i pecoroni lavoriamo a testa bassa e basta.

Presidente, rispondo veloce, condivido pienamente le strategie espresse da Angco e Nuristano, numericamente non facciamo "massa" e per fortuna siamo sufficientemente qualificati dal punto di vista professionale per renderci conto dei "limiti" delle nostre specificità.
Non esistono "cause vinte in partenza, malattie già guarite, progetti architettonici senza varianti in corso d'opera, dichiarazioni fiscali non rettificabili...", ma costanza, volontà e paziente ricerca delle soluzioni.
Questo, credo, sia lo spirito che ha fatto nascere il comitato, in questo confronto reciproco spero di continuare a ritrovarmi; per noi e per la terra che sarà dei nostri figli.