cumulo casse professionali

Grazie Rockol, forse hai semplicemente centrato il problema: nella normativa e prassi previdenziale , da sempre si distingue tra contribuzione MINIMA INDISPENSABILE al conseguimento del DIRITTO, ove si sommano alcuni periodi (classici esempi sono il servizio militare, malattia, infortuni) cosiddetti di anzianità figurativa, alla anzianità contributiva effettiva, e dunque contribuzione UTILE AL FINE DELLA DISCIPLINA DEL CALCOLO.

Se consideriamo nel loro insieme i commi 239 novellato coi non toccati 243 - 244 - 245 - 246, in riferimento al sistema di calcolo pensionabile in opzione cumulo, si può osservare come in questi ultimi si citino sempre letteralmente le "GESTIONI".
Sulla base delle considerazioni precedenti, utilità al raggiungimento del diritto non si trascina dietro in automatico disciplina di calcolo.

Un'ulteriore conferma discenderebbe dal fatto che ancora attualmente parrebbero escluse totalmente dal cumulo a) le forme integrative (Enasarco) b) il fondo clero (non essendo state entrambe considerate nella riformulazione del comma 239).

E le Casse, almeno attualmente, sono tutto tranne che una gestione Inps; peraltro il comma 246, letto nella sua interezza, conferma indirettamente la sua esclusiva applicabilità alle gestioni, richiamando il contributivo puro per tutti gli assicurati Inps, vecchi e nuovi, dal 1/1/2012, come previsto dalla legge Fornero, mentre ogni Cassa, nella propria autonomia giuridica e gestionale può aver deciso calcoli e progressività diverse

Per Nicolett
è stata fissata la data del nuovo incontro INPS-CASSE per la stipula della convenzione ?
Grazie Nicolett per il tuo impegno e dedizione alla nostra causa !!!

Rockol, nelle Leggi dello Stato che ho letto finora i sistemi Retributivo, Contributivo o Misto sono sempre chiamati, nel loro insieme, 'SISTEMA di calcolo' e non 'Regole di Calcolo' come scrivi tu.

Inoltre il comma 246 dice espressamente che tutti i periodi accreditati nelle gestioni di cui al comma 239 (pianeta INPS e Casse per farla breve...) VALGONO (la dizione precisa è 'si tiene conto di tutti i periodi non coincidenti...') ai fini della determinazione del sistema di calcolo.

Le regole di calcolo (retributivo, contributivo,...) stanno nel comma 245, ossia ogni cassa fa con le sue regole.
Per la determinazione dell'anzianità contributiva, utile per stabilire se ....ecc., si sta nel comma 246.
Letti così, il diritto al retributivo si vede rispetto a ciascuna cassa, non sommando i periodi dei contributi nelle altre casse. Pare confusa la cosa, ma il comma 246 dice solo che vanno sommati tutti i periodi, allo scopo di definire il raggiungimento dell'anzianità contributiva; e ciò serve per definire se è applicabile il sistema di calcolo retributivo o altro.
Ossia, se io ho 14 anni in una cassa, 14 anni in un'altra e 14 anni e 10 mesi in un'altra ancora, il comma 246 mi permette di raggiungere l'anzianità contributiva. Ma non ottengo il sistema retributivo, perchè tutte e tre le casse hanno la regola dei 18 anni (ad esempio) di contributi, entro il ...ecc.
Le regole di calcolo stanno invece nel comma 245: ossia, se servono 18 anni entro il 1995 e io li ho versati in quella cassa, avrò il sistema di calcolo retributivo.
L'allargamento del comma 239 alle casse professionali ha concesso di poter andare in pensione prima, rispetto alle regole stabilite per singola cassa. (ma poi c'è il danno del TFS...).
La totalizzazione abbatte il sistema retributivo pur di lasciar andare in pensione prima.
Col cumulo gratuito, chi ha versato il dovuto in una cassa, non perde il sistema retributivo.
Invece, potrebbe perderlo se la domanda la farà dopo che la sua cassa avrà deliberato di adottare solo il sistema non retributivo!!!

Non capisco una cosa (e chiamerei in campo Nicolett come sempre a dirimere la faccenda...): al momento della formulazione originale della legge sul cumulo (nel 2012) vengono formulati CONTEMPORANEAMENTE il comma 245 e il comma 246. Il primo (ultimamente molto citato) dice che il trattamento pro quota viene determinato 'in rapporto ai rispettivi periodi di
iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento'.

Il secondo dice che ai fini del sistema di calcolo (Retributivo, Contributivo o Misto) devono essere considerati tutti i periodi cumulati.

Non è che per caso le regole di calcolo proprie di ciascuna gestione menzionate dal 245 si riferiscono a TUTTO (calcolo dell'anzianità in mesi, settimane o giorni. Calcolo della quota in base a quanto versato etc) MENO che al sistema di calcolo (Retributivo etc.) della pensione?

Perché altrimenti non avrebbe avuto alcun senso aggiungere il comma 246 ('Per la determinazione dell'anzianità contributiva rilevante ai fini dell'applicazione del sistema di calcolo della pensione si tiene conto di tutti i periodi assicurativi non coincidenti, accreditati nelle gestioni di cui al comma 239...') dove il comma 239 era quello che istituiva il cumulo (siamo nel 2012) il quale in quel momento NON era esteso alle Casse Professionali.

Poi nel 2016 il legislatore ha modificato il 239 includendo anche noi. E non ha abrogato il 246.

Le casse possono modificare i propri statuti e regolamenti, ma non possono far valere le modifiche a date precedenti a quella della delibera di modifica!
Sarebbe una vigliaccata "costituzionale"! Andiamo anche noi alla Corte di giustizia europea!
Quindi, chi fa domanda prima della delibera della sua cassa, deve avere il trattamento con le regole precedenti. E' sacrosanto.