cumulo casse professionali

Ammesso pure che fra qualche anno questi dementi finiscano di far finta che ci siano problemi applicativi, in realtà inesistenti, c'è un altro problema: secondo la legge usufruendo del cumulo la liquidazione della buonuscita viene posticipata, ma mi chiedo: se uno usufruisce del cumulo avendo comunque raggiunto l'anzianità minima necessaria per uno dei due istituti, ad es. per l'inps, perché mai dovrebbe avere posticipata la relativa liquidazione? Questa è un'altra regola del cavolo ingiustamente penalizzante....

La terza opzione mi pare demenziale.

Con la terza opzione Lui calcola tutti i contributi , però ti da la pensione al raggiungimento dei requisiti anagrafici per ciascuna gestione.

Cioè mescola due diritti diversi ( età anagrafica e numero di anni di contribuzione) quando la legge invece dice che o hai 66 anni e 7 mesi o hai 42 anni e dieci mesi di contributi.

Riporto di seguito il testo di BOERI

La legge a questo riguardo è fortemente incompleta e lascia spazio a due interpretazioni estreme: utilizzare, nel definire il diritto alla pensione, i requisiti anagrafici e contributivi più bassi tra, da una parte, le gestioni Inps e, dall’altra, le Casse oppure, al contrario, allinearsi ai requisiti più elevati. La prima opzione è quella che premia maggiormente le carriere mobili ed è dunque preferibile alla luce delle considerazioni di cui sopra. Tuttavia può creare nell’immediato un problema, non solo di liquidità, a diverse casse professionali. La seconda opzione ha i problemi opposti. Una terza opzione consiste nel definire in modo unitario la pensione sommando le posizioni contributive nelle varie gestioni, ma erogare le diverse quote del trattamento solo al perfezionamento dei requisiti anagrafici delle diverse gestioni. Urge una decisione, che non può che essere politica, a riguardo”.


Bene proviamo a commentare.
la legge di bilancio dice che uno deve avere 66 anni e 7 mesi ( ed è chiaro) che deve avere i 42 anni e 10 mesi tra tutti i contributi cumulabili ( ed è chiaro)
Lui invece stravolge la lettera della legge. Non può dire che il diritto alla pensione si matura allinenando i requisiti più alti o più bassi.
La legge dice un'altra cosa.
E quanto al pagamento è chiaro fin dall'inizio dell'anno che ciascuno paga pro quota.

Quini se io ho 20 anni di contributi alla cassa e 39 all'inps, pagheranno in relazione a quanto dovuto con le decurtazioni che già sono previste se non si raggiunge il massimo che ciascuna gestione ha determinato.

Lo sanno anche i ciuchi che se io vado in pensione al raggiungimento della età anagrafica (66 anni e 7 mesi) e ho 30 anni di contributi con INPS ( anche se rientro nel retributivo) l'inps mi decurta la pensione in relazione al numero di anni di contribuzione raggiunta ( mi pare che sia 2-3 % anno per ogni anno mancante al massimo dei 42 anni e dieci mesi).

Ma rileggerò ancora . Perchè forse non ho capito come intendono raggirarci

Mi stanno confondendo il cervello.

Facciammo una ipotesi così tanto per discutere.

Mettiamo che uno tra riscatti , ricongiunzioni, ecc. abbia raggiunto i 18 al dicembre 95. Senza conconsiderere gli anni della cassa.
Nel dicembre 2015 raggiunge i 38 anni. Non bastano ( al termine del 2017 raggiungerebbe i 40 anni. ) Quindi se passa la seconda e terza interpretazione di Boeri non vanno in pensione nemmeno quelli con i 18 anni al 95. Bisognerebbe che arrivassero al 2020 per avere i 42 e 10 mesi. Ma vedrai che nel 2020 li portano a 43 ( popò di ...)

E allora cosa è servita la legge di bilancio?

Mi sono letto e riletto l'intervento di Boeri e dell'ENPAV messo a disposizione da Nicolett.

Li rileggerò.

il 17 luglio prossimo dovrò presentare domanda di totalizzaione perché il 1° agosto sono messo a riposo dal mio EE.LL per raggiunti limiti di età 66 e sette mesi e ho soltanto 16 anni di contributi, quindi avendone 20 in INARCASSA prima del 31/12/1995 devo riunire i periodi e con il cumulo gratuito avrei avuto il calcolo retibutivo sino al 2011, con la totalizzazione sarà tutto contributivo. Mi dicono che la differenza economica sarà di poco. Ma perché regalarli a chi non mi regala nulla? Come già ho detto c'è una disparità di trattamento tra lavorator, tra chi può già usufruire del cumulo gratuito e chi deve apettare restando mesi senza stipendio oppure pensione. Per finire la mia pensione da architetto è €2000 lordi annui...annui, e devo richiederla entro il 1° ottobre prossimo pena decadenza del diritto.

Bepi, oltre quello precisato da Nicolett, col cumulo c'è la possibilità di andare prima in pensione raggiungendo i 42 anni e 10 mesi, nel mio caso ad esempio non li raggiugo mai e devo aspettare la vecchiaia fra quattro anni