cumulo casse professionali

Certo che le casse professionali stanno cercando di attaccarsi a tutto pur di non pagare.
Enpaf, dopo aver arbitrariamente cancellato il riscatto degli anni di laurea presso di loro anche dal conteggio utile per il cumulo, adesso ne inventa un'altra.
Dichiara che per il cumulo (anticipata) vale la data esatta di iscrizione alla cassa. Hanno sempre sbandierato che l'anno di iscrizione pagato obbligatoriamente per intero facesse decorrere la pensione sin dal primo gennaio dell'anno di iscrizione, qualunque fosse il giorno di effettiva l'iscrizione alla cassa. Possiamo dire che mediamente altri sei mesi di contributi sono andati in fanteria.
Mi è stato anche chiesto se ho sempre lavorato in farmacia e non mi è chiaro il perché.

Anche i contributi versati per riscatto degli anni di laurea sono figurativi e ricordo anch'io la proposta dell'allora Ministro Sacconi. Il problema è che l'abolizione della L. Fornero, e l'introduzione dei 41 anni o della quota 100, richiede parecchi soldi che sono difficili da trovare. Per questo motivo, trasformare praticamente tutte le pensioni da pagare con la nuova legge, in pensioni pagate col contributivo, attenuerebbe molto l'impatto sul bilancio dello Stato. E' necessario vigilare prima che un eventuale D.d.L. che contempli questa norma vada in Parlamento.

Credo ci sia un grave fraintendimento: dalla lettura di molti quotidiani e agenzie on line, che riportavano tutti la notizia in modo omogeneo, la prospettata limitazione dei due anni era riferita soltanto ai contributi figurativi (quali periodo di leva, aspettative politico-sindacali e simili) ed assolutamente non riguardava gli anni di corsi universitari riscattati, peraltro a pagamento, dagli interessati.
Ricordo che, a suo tempo, venne fuori una volta una proposta di non considerare - nell'ambito di una modifica generale delle regole - gli anni di riscatto universitari: la proposta rientrò non appena tutte le grandi rappresentanze dei medici (i più svantaggiati da una tale proposta, considerato il corso sessennale nonché la specializzazione) dichiararono che, se adottata, avrebbero proclamato ad oltranza, e giustamente, lo sciopero delle cure mediche, abbandonando gli ammalati al loro destino!!
N.B. Purtroppo in Italia ti stanno a sentire solo quando minacci di usare in maniera estrema il tuo potere contrattuale (sempre che hai la fortuna di averne uno potenzialmente elevato, come nel caso citato).

Non abbiamo ancora governo nè sappiano se lo avremo a breve, per cui mi sembra assurdo già preoccuparsi di una eventuale modifica della legge Fornero !
Segnalo che sul sito Inps è comparsa la notizia ufficiale che 10 casse hanno firmato la convenzione per il cumulo.

Voglio sottoporre all'attenzione di coloro che partecipano a questo forum, oltre che agli iscritti al Comitato "Cumulo e Casse Professionali", la questione riguardante la promessa abolizione della legge Fornero, da parte dei candidati al prossimo Governo. Premetto che quanto segue non ha nulla di politico ma, ove si verificasse, sarebbe un gravissimo danno per gran parte della suddetta platea.
In particolare, due fonti molto attendibili (Radio Rai 1 e Il Sole 24 h), nelle edizioni del 14 us, hanno riportato l'ipotesi che la legge che dovrebbe sostituire la L. Fornero, prevederebbe che negli anni di contributi che concorrerebbero ai 41 anni o alla quota 100, per la nuova pensione di anzianità, potranno essere conteggiati solo 2 (o 3). Ove venisse confermata questa ipotesi, tutti i laureati che hanno riscattato gli anni di laurea vedrebbero da un lato attenuato di molto l'effetto dell'abolizione della L. Fornero, in alcuni casi addirittura del tutto vanificato; ma la conseguenza più grave sarebbe che molti, non potendo considerare tutti gli anni di corso, peraltro già riscattati, si troverebbero ad avere un numero di anni inferiore ai 18, ante 31/12/1995, per il riconoscimento del calcolo retributivo per la pensione, con l'immaginabile danno economico per la conseguente riduzione dell'assegno pensionistico.
Considerata la gravità della prospettiva, anche se il tema non rientrerebbe nella mission del Comitato, ritengo che ci si debba muovere presso qualche politico col quale c'è già qualche contatto, al fine di scongiurare l'attuazione del provvedimento. Mi rivolgo soprattutto
al nostro Presidente M. Nicoletti.

Giornata di fuoco. Esito glaciale.

Siamo messi così:

appuntamento all'Inps: mi riceve una persona che dopo avermi comunicato che a terminale risulta la mia domanda di pensione inserita il 4 maggio da Enpap è in attesa di elaborazione da parte di Inps che restituirà alla Cassa.
La Cassa dovrà validare i contributi,
Sarebbe una buona notizia ma non serve se poi l'Enpap non convaliderà i contributi perché non considera il 2017.

Chiedo se è corretto: mi dichiara che non sanno niente del cumulo, che è una pratica difficile, non sanno come fare e non è in grado di dirmi che se ne occuperà (ma segnalerà che la domanda è stata inoltrata: perché quando arrivano le domande dalle Casse bisogna andare a dirglielo??).
Quindi Inps NON ha formato se non alcuni dirigenti che devono trasmettere il know how ai loro collaboratori, che per una buona mezz'ora mi ha detto che non sa come si fa, cosa c'è scritto nella convenzione, che non sapeva se il diritto e la misura vanno conteggiati insieme, che ogni cassa è diversa.
Ho chiesto di leggere il testo della convenzione mi ha risposto che non sapeva ci fosse una convenzione, mi ha dato il numero di una circolare, ma non era sicura....

le ho chiesto se potevo parlare con qualcuno che si assumesse la responsabilità di quello che diceva, mi ha risposto di no. ( !!!!)

Telefono a Enpap per chiedere perché vogliono aspettare la dichiarazione reddituale per considerare il diritto alla pensione, mi hanno risposto che dipende dal regolamento e di leggermelo (la volta precedente avevano detto che era la convenzione), ho chiesto di prendere appuntamento con qualcuno responsabile delle cose che dice: posso andare quando voglio ma non è sicuro che ci sia qualcuno dei responsabili perchè stanno facendo dei corsi....
Meglio scrivere.
Peccato che non rispondano.

Questo è come siamo messi: muro di gomma. Totale assenza di responsabilità da parte di chiunque: "Io non so, lo faremo, forse, può darsi, ci scriva, prenda un appuntamento, non prenda l'appuntamento.
Non la paghiamo perche c'è scritto nel regolamento, (ma citare dove sta scritto? magari capirei che sono scema io!)

Mi sono stufata ma non posso fare niente, anche l'avv. mi dice che non vale la pena fare niente perché un provvedimento urgente impiega più dei 3 mesi che mancano alla comunicazione dei redditi del 2017 (senza i quali mancano i requisiti... anche se sono ancora iscritta nel 2018).

Volevo venire lunedì a Roma, e passare dalla Cassa, ma credo che il mio stomaco non reggerebbe all'incontro con l'ennesimo impiegato che non sa cosa dirmi.
Buona manifestazione! sarò con voi con il cuore, e molta rabbia.

Se qualcuno vuole organizzare qualcosa a Milano potremmo trovarci da qualche parte e dire la nostra insieme a chi si troverà a Roma.