APE Volontaria [Discussione Unificata]

Massimo4955 ha scritto: A dire la verità io non ho fatto nessuna ricongiunzione desumo quello che ho scritto dal sito Inps e tra l'altro non posso chiedere certificazione poichè i 63 anni li compirò a settembre prossimo,magari sarà il caso di recarmi all'Inps direttamente in anticipo per capire come muovermi quando sarà il momento.

Io aspetterei un po’, perché adesso mi sembrano digiuni sull’Ape all’inps, magari fra due mesi avranno fatto un po’ di esperienza....
Stesso discorso sui patronati, ma almeno loro per abitudine devono risolvere i Casini dell’inps!

A dire la verità io non ho fatto nessuna ricongiunzione desumo quello che ho scritto dal sito Inps e tra l'altro non posso chiedere certificazione poichè i 63 anni li compirò a settembre prossimo,magari sarà il caso di recarmi all'Inps direttamente in anticipo per capire come muovermi quando sarà il momento.

Massimo4955 ha scritto:

SanderW ha scritto: Massimo, non hai molte scelte: se hai 20 anni in una gestione, devi chiedere l’anticipo a fronte di quella gestione e nella simulazione devi usare la pensione prevista da quella gestione. Il resto non è perso, ma non viene considerato ai fini Ape.

Nella pagina della MIA PENSIONE l'Inps mi mette il totale dei 35 anni per questo chiedevo.

Allora come ha già ipotizzato Ilario hai fatto ricongiunzione.quindi usa l’importo che ti danno loro, che presumo sia lordo (a me non funziona). Fare la domanda di certificazione in ogni caso non ti impegna a nulla, e li comunque nella risposta vedrai indirettamente cosa ipotizzano di pensione (il minimo è 150 euro mentre il massimo è il 75% della pensione netta dopo le tasse prevista.

SanderW ha scritto: Massimo, non hai molte scelte: se hai 20 anni in una gestione, devi chiedere l’anticipo a fronte di quella gestione e nella simulazione devi usare la pensione prevista da quella gestione. Il resto non è perso, ma non viene considerato ai fini Ape.

Nella pagina della MIA PENSIONE l'Inps mi mette il totale dei 35 anni per questo chiedevo.

Ho scritto all'INPS:

Inviato: venerdì 20 aprile 2018 11:23
A: 'Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.' <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>
Oggetto: comunicato del 19 aprile 2018 su Ape

Leggo il vostro comunicato del 19 Aprile, e rilevo una vostra affermazione in parte fuorviante.
Dite infatti:
si ricorda, comunque, che i soggetti in possesso della certificazione del diritto e dei requisiti previsti dalla disciplina normativa potranno comunque presentare la domanda di accesso all’APe volontario, con decorrenza dell’anticipo finanziario dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della relativa domanda.

Avendo già effettuata domanda dal primo giorno utile (12 u.s.), dalla documentazione in mio possesso risulta:

MODALITÀ DI EROGAZIONE
La prima quota mensile del Finanziamento, comprensiva delle quote di APE maturate dal mese di decorrenza, del premio assicurativo e della commissione di accesso al Fondo di garanzia, nonché dell’importo complessivo delle rate arretrate eventualmente richieste, sarà versata il giorno 1 del mese seguente alla data di perfezionamento del contratto di Finanziamento, ovvero il primo giorno bancabile successivo, ai sensi dell’art. 2 della presente proposta di contratto.

State quindi ingenerando in chi è disattento la aspettativa di ricevere a Giugno o addirittura a Maggio la prima erogazione, anche se chi ha effettuato la domanda in Aprile dovrebbe sapere che la prima rata (se la domanda venisse accolta…) verrebbe erogata il 1 Luglio.
Cordiali saluti,

Robfor ha scritto: Sì, è un'altra delle incongruenze della circolare Ape, a termini della quale per chi ha già fatto domanda i soldi dovrebbero arrivare a giugno e non a luglio. Ma come dice giustamente SanderW la domanda dev'essere accettata, e l'accettazione nonè ad opera dell'Inps, il cui compito si esaurisce nella certificazione del diritto e nella determinazione dell'ammontare di Ape richiedibile, ma della banca. Quest'ultima adotta nella decisione gli stessi criteri di corresponsione dei prestiti, che come si sa sono rigidissimi, almeno per i comuni mortali, in quanto per gli amici e gli amici degli amici la cassa è sempre aperta. In pratica un soggetto privato è stato delegato a decidere il destino di decine di migliaia di persone che hanno pagato i contributi, che sono stati tagliati fuori alla legge Fornero e che per sperare di recuperare un danno subìto dovranno pure pagare fino alla tomba. Non finirò mai di maledire la macelleria sociale operata dai governi degli ultimi anni, che ha scaricato su di noi e ancor più sui nostri figli i costi di una serie interminabile di scelleratezze, sprechi, ingiusti privilegi.

Robfor, io ho una visione diversa da un punto di vista temporale, quindi seppure negli ultimi anni ci sia stata in effetti una forte restrizione, penso che dovremmo avercela con tutti i governi degli ultimi 40 anni, che non hanno messo quando sarebbe stato utile dei freni alla spesa pubblica in genere ed a quella pensionistica in particolare. In ogni caso, noi saremo delusi, ma che dovrebbero dire i nostri figli? Loro avranno un sistema ancora peggiore.