Le imprese delle filiere agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra, nonché gli imprenditori agricoli professionali, ai coltivatori diretti, ai mezzadri e ai coloni hanno tempo fino al 20 luglio prossimo, per pagare all'Inps i contributi eccedenti l'esonero per il mese di febbraio 2021. A stabilirlo è lo stesso istituto di previdenza nel messaggio n. 2581/2022 pubblicato ieri.
L'esonero
Si tratta della versione 2.0 dell’esonero, introdotto nell’ambito delle misure anti-Covid, dall'articolo 70, comma 1, del decreto-legge n.73/2021, convertito con modifiche dalla legge n. 106/2021 a favore delle imprese dei predetti settori, individuati dai codici Ateco indicati nello stesso dl (Cfr: Circ. Inps 156/2021). L'esonero si applica alla contribuzione dovuta dai datori di lavoro (per i dipendenti) e dai lavoratori autonomi agricoli (per loro stessi: imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti, mezzadri e ai coloni), al netto di altre agevolazioni o riduzioni spettanti, nel periodo relativo al mese di febbraio 2021. Recentemente ha chiuso i battenti anche la prima versione dell’esonero riguardante i mesi di novembre, dicembre 2020 e gennaio 2021.
L'importo autorizzato
Il 20 giugno l'Inps, concluse le attività di gestione delle domande e verificato l'ammontare delle risorse pubbliche, necessarie e disponibili, ha comunicato ai datori di lavoro via Pec l'importo d'esonero autorizzato. Idem per i lavoratori autonomi, i cui esiti nella stessa data sono stati resi disponibili nei canali online di «comunicazione bidirezionale».
Il rimborso dell'eccedenza
La contribuzione eccedente l'importo d'esonero autorizzato va versata entro 30 giorni dalla comunicazione dell'importo autorizzato. Poiché tale comunicazione è stata effettuata, sia per i datori di lavoro che per i lavoratori autonomi il 20 giugno, la contribuzione dovuta, al netto dell'importo dell'esonero autorizzato, deve essere versata entro il 20 luglio. Il pagamento può essere effettuato, senza sanzioni, sia in unica soluzione che in forma rateale con aggravio degli interessi di dilazione. Sulle somme versate o regolarizzate tramite rateazione oltre il 20 luglio sono dovute le sanzioni civili nella misura fissata per l'ipotesi di «omissione».
Serve il Durc
L'Inps ricorda, inoltre, che la verifica della regolarità contributiva tramite la procedura «Durc online» costituisce condizione per il riconoscimento dell'esonero. Pertanto, la presenza di una eventuale attestazione d'irregolarità comporterà l'obbligo di recupero dell'esonero fruito.
Aziende con dipendenti
Per le aziende con dipendenti l’esonero si recupera sulla denuncia contributiva di competenza del mese di agosto 2022.
Riesame
Infine, l'Inps spiega che, in caso di rigetto, è possibile presentare richiesta di riesame, tramite posta elettronica certificata, entro 30 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del messaggio.
Documenti: Messaggio Inps n. 2581/2022