I 38,3 milioni di euro servono a finanziare percorsi di accompagnamento a favore di soggetti disabili per l'uscita dal nucleo familiare di origine o per la de-istituzionalizzazione, interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative con predeterminate caratteristiche, programmi di accrescimento della consapevolezza e di abilitazione per la gestione della vita quotidiana. In particolare, deve trattarsi di abitazioni, inclusa quella di origine del disabile, o di gruppi-appartamento o soluzioni di co-housing che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.
Inoltre, deve trattarsi di soluzioni che offrano ospitalità a non più di 5 persone, salvo deroghe che possono essere stabilite dalle regioni, in via eccezionale, motivate in base ai particolari bisogni assistenziali delle persone inserite, nella forma di più moduli abitativi nella medesima struttura; in ogni caso, a valere sulle risorse del Fondo, non sono previsti finanziamenti per strutture con singoli moduli abitativi che ospitino più di 5 persone, per un totale di non più di 10 persone complessive nella struttura, inclusi eventuali posti per situazioni di emergenza e/o sollievo, in un massimo di due.
La ripartizione
Questa la ripartizione delle risorse: Abruzzo 842.600 euro; Basilicata 383.000 euro; Calabria 1.302.300 euro; Campania 3.868.300 euro; Emilia-Romagna 2.795.900 euro; Friuli Venezia Giulia 766.000 euro; Lazio 3.868.300 euro; Liguria 957.500 euro; Lombardia 6.396.100 euro; Marche 995.800 euro; Molise 191.500 euro; Piemonte 2.757.600 euro; Puglia 2.642.700 euro; Sardegna 1.110.700 euro; Sicilia 3.293.800 euro; Toscana 2.336200 euro; Umbria 574.500 euro; Valle d'Aosta 76.600 euro; Veneto 3.140.600 euro.
Documenti: Il testo del Decreto approvato dal Ministero del Lavoro