Più facile da quest’anno la comunicazione all’Inps dei dati reddituali che incidono sul pagamento di pensioni e indennità. A partire dalla Campagna Red Ordinaria 2024, che prende a riferimento i redditi percepiti nell’anno 2023, l’Inps infatti ha reso disponibile ai pensionati il nuovo servizio online «RED Precompilato» in sostituzione del precedente «Red Semplificato». Lo rende noto lo stesso istituto di previdenza nel messaggio n. 3301/2024 in cui spiega che l’utilità è stata possibile nell’ambito dei progetti finalizzati alla realizzazione del Piano operativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Campagna Red
Come noto i titolari di prestazioni collegate al reddito erogate dall’INPS hanno per legge l’obbligo, a pena di revoca della prestazione, di comunicare all’Istituto la situazione reddituale che incide sul diritto o sulla misura della prestazione stessa, ai sensi dell’art. 13, comma 6, lett. c, del decreto legge n. 78/2010, convertito con modifiche dalla L. 122/2010. Ogni anno, pertanto, l'istituto lancia le cd. campagne RED volte ad acquisire i redditi rilevanti con riferimento ai percettori di determinate prestazioni assistenziali e previdenziali il cui diritto o la misura delle stesse dipenda da redditi del beneficiario e dei propri familiari. Si tratta, in particolare, dell'integrazione della pensione al trattamento minimo, delle maggiorazioni sociali, dei trattamenti di famiglia, delle pensioni ai superstiti, della somma aggiuntiva per pensioni basse (cd. "quattordicesima") e delle prestazioni erogate nei confronti dei minorati civili con meno di 65 anni (ex art. 12 legge 412/1991).
Il modello RED Precompilato
Per semplificare la dichiarazione reddituale in capo ai pensionati residenti in Italia e massimizzare il grado di aggiornamento e completezza dei dati utili alla verifica della situazione reddituale incidente sulle prestazioni collegate in godimento, l’Inps ha realizzato l’apposito servizio denominato «RED Precompilato». Similmente all’ISEE precompilato l’utilità permette la precompilazione dei dati reddituali già conosciuti dall’INPS, che possono essere confermati, integrati e rettificati dall’interessato. I dati acquisiti provengono:
- dai RED già trasmessi dal cittadino o dai suoi intermediari abilitati (Caf/liberi professionisti);
- dall’amministrazione finanziaria con riferimento alle informazioni reddituali rilevanti presenti nelle dichiarazioni fiscali (modelli CU, 730, REDDITI PF e integrativi);
- dalle ricostituzioni elaborate dalle Strutture territoriali dell’INPS o effettuate in modalità massiva centralmente;
- dalle banche dati dell’Istituto (ad esempio, lavoro occasionale prestato).
Ai fini della precompilazione della dichiarazione sono esposti in particolare i redditi rilevanti del titolare delle prestazioni collegate al reddito in godimento.
Il servizio si caratterizza per la presenza di finestre pop up informative e di un’apposita chat bot interattiva, realizzata grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, funzionalità volte a rendere più chiare le modalità dichiarative, fornendo preventivamente informazioni sulle principali tipologie reddituali rilevanti e sui relativi criteri di valorizzazione. L’obiettivo, spiega l’Inps, è quello di prevenire le più frequenti casistiche di errore riscontrate nella compilazione dei modelli RED e ottimizzare l’acquisizione dei dati. A tale fine viene data anche chiara evidenza delle conseguenze connesse all’opzione di rinuncia alla dichiarazione reddituale, con riferimento alla revoca delle prestazioni collegate al reddito.
Entro il 28 febbraio 2025
Il nuovo servizio, ricorda l’Inps, riguarda esclusivamente la Campagna Red ordinaria 2024 (redditi anno 2023) il cui termine per la compilazione scade il prossimo 28 febbraio 2025. E può essere utilizzato dall’utente in possesso delle credenziali CNS, SPID (2^ livello), CIE 3.0 o eIDAS, accedendo alla pagina di approfondimento “La dichiarazione della situazione reddituale (RED)” presente nel sito istituzionale. Resta comunque possibile presentare la dichiarazione tramite CAF e liberi professionisti.