Piccole e medie Imprese, al via le agevolazioni per donne e giovani

redazione Mercoledì, 09 Settembre 2015
Pubblicato il decreto diretto a sostenere la partecipazione giovanile o femminile e lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito.
Via libera agli incentivi per l'accesso al credito per le piccole e medie imprese neo-costituite composte da giovani e donne. E’ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 8 luglio 2015, n. 140 del Ministero dello Sviluppo Economico, che reca i nuovi criteri e modalita' di concessione alle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialita', in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito. Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 20 settembre. 

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese costituite in forma societaria, ivi incluse le societa' cooperative, la cui compagine societaria sia composta, per oltre la meta' numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di eta' compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne. Le imprese devono essere costituite da non piu' di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e devono essere di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nel regolamento GBER nonche' nel decreto del Ministro delle attivita' produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell'accesso alle agevolazioni le imprese devono: a) essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese; b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; c) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea. 

Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro relativi: a) alla produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli; b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore; c) al commercio e al turismo; d) alle attivita' riconducibili anche a piu' settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialita' giovanile, riguardanti: 

1) la filiera turistico-culturale, intesa come attivita' finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonche' al miglioramento dei servizi per la ricettivita' e l'accoglienza; 2) l'innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative. GamsinLe agevolazioni in questione sono erogate tramite un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al settantacinque per cento della spesa ammissibile. Il finanziamento deve essere restituito dall'impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle precitate date successiva a quella di erogazione dell'ultima quota a saldo del finanziamento concesso. Il finanziamento viene assistito dalle garanzie previste dal codice civile acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare per un valore non superiore all'importo del finanziamento concesso, nonche' da privilegio speciale ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 185/2000.

L'impresa beneficiaria deve garantire la copertura finanziaria del programma di investimento apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari al venticinque per cento delle spese ammissibili complessive.

Documenti: Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 8 Luglio 2015 

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