Tasi 2015, entro il 16 Giugno si paga l'acconto. Ecco i passi per non sbagliare

Davide Grasso Domenica, 14 Giugno 2015
La prima rata dovrà essere versata di regola sulla base dell'aliquota e delle detrazioni del 2014 ma i contribuenti possono utilizzare, ove deliberate, le nuove aliquote e detrazioni previste dai comuni.

L'acconto sulla Tasi dovrà essere pagato entro il 16 Giugno con le aliquote stabilite dal Comune nel 2014. Il contribuente, pertanto, se non ci sono state variazioni nel patrimonio immobiliare, potrà versare il 50% di quanto complessivamente versato lo scorso anno. Qualora il Comune abbia già deliberato aliquote o detrazioni diverse per il 2015, il contribuente potrà comunque utilizzare per l'acconto le nuove aliquote. Sono queste le principali regole da tenere a mente per non arrivare impreparati alla scadenza del 16 giugno.

Vediamo dunque di riassumere i principali passaggi per determinare il tributo da versare. In primo luogo bisogna ricordare che il valore dell'immobile ai fini Tasi è lo stesso di quello utilizzato per l'Imu. Quindi bisogna prendere la rendita catastale e rivalutarla del 5%. Poi bisogna moltiplicare il valore ottenuto per uno specifico moltiplicatore variabile in base alla tipologia dell'immobile (quello che si utilizza per l'Imu). I principali coefficienti sono i seguenti: 160 per le abitazioni (gruppo catastale A, escluso la categoria A/10, uffici) e per cantine, solai, box posti auto, tettoie (categorie C2, C6 e C7): 80 per gli uffici (A/10); 55 per negozi e botteghe (C1). 

Al valore che si ottiene si applica l'aliquota stabilita dal Comune, (quella del 2014 per l'acconto) e si ottiene la Tasi lorda. A questo punto si sottrae dalla Tasi la detrazione per l'abitazione principale, se prevista dal Comune, e si ottiene la tassa effettivamente dovuta. Si ricorda che per gli immobili in affitto o dati in comodato per oltre 6 mesi nel corso dello stesso anno solare, bisogna determinare la quota a carico del proprietario e quella a carico dell'inquilino o comodatario (quest'ultimo è chiamato a contribuire dal 10% al 30% a seconda di quanto stabilito dal comune). Se ci sono più comproprietari, l'imposta va divisa in base alle quote di proprietà.

Il versamento della Tasi segue le stesse regole dell'Imu: si esegue tramite banca o ufficio postale, con il modello F24 (ordinario, semplificato o precompilato) o con il bollettino postale. La modalità telematica è quella piu' "comoda" in quanto si può pagare qualsiasi importo, anche superiore a mille euro (per i bollettini si usa il servizio telematico gestito da Poste Italiane). Se, invece, si sceglie la modalità cartacea si ricorda che non si possono effettuare pagamenti per importi superiori a mille euro salvo si utilizzino i bollettini postali oppure il modello F24 precompilato dai Comuni.

Se si vogliono compensare le somme Tasi con i crediti erariali o contributivi la strada dell'F24 telematico è obbligata (se a zero, solo i con i servizi telematici delle entrate, cioè F24web, F24 online, e F24 cumulativo).

L'importo da versare è raggruppato in funzione del codice tributo per singola tipologia di immobile. Per la Tasi i codici tributo sono i seguenti: 3958 per l'abitazione principale, 3959 per i fabbricati rurali e strumentali, 3960 per le aree fabbricabili, 3961 per gli altri fabbricati. Il versamento non va effettuato se l'importo annuo non supera 12 euro, o il diverso limite fissato dal comune, in alternativa si possono utilizzare gli appositi bollettini postali Tasi. 

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