Il prossimo anno le famiglie non dovranno rinnovare la domanda di assegno unico (come previsto dalla legge) se la situazione Isee non è variata e l’Inps è già in possesso di tutti i dati necessari per erogare la misura di sostegno. Lo ha reso noto il Direttore Generale dell’Inps.
La domanda per il riconoscimento dell'assegno, per legge, va presentata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno ed è riferita al periodo compreso tra il mese di marzo dell'anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell'anno successivo. L’adempimento, tuttavia, spiegano dalla direzione generale dell’ente di previdenza andrà osservato dai genitori la cui situazione patrimoniale e/o reddituale sia variata rispetto allo scorso anno. Quindi alle famiglie che hanno un ISEE superiore a 40.000€ (o assenza di ISEE) l’assegno unico continuerà ad essere erogato nella misura minima anche il prossimo anno; quelle, invece, che hanno la quota aggiuntiva di assegno unico legata ad un ISEE inferiore a 40.000€ dovranno comunque rinnovare l’ISEE per continuare a ricevere l’assegno unico.
Assegno unico
L'assegno unico ai figli serve a compensare le detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni e gli assegni al nucleo familiare che dal cedolino di marzo 2021 non sono più in busta paga. Chi non ha ancora fatto domanda, può comunque farla entro la fine del mese per iniziare a prendere l'assegno dal mese successivo. Attenzione però, chi non ha fatto domanda, entro il 30 giugno non può più ottenere tutte le mensilità arretrate a partire dallo scorso marzo. Infatti, a partire dalle domande presentate dal mese di luglio si ha diritto a ricevere soltanto la mensilità dal mese successivo: ad esempio, chi fa domanda dal 1° di luglio, riceverà le mensilità da agosto in poi.
Come accennato i nuclei familiari che sanno di possedere un Isee pari o superiore a 40.000 euro possono fare domanda senza presentare alcun attestato Isee. Gli altri (se vogliono avere diritto a una quota aggiuntiva dell'assegno) dovranno invece presentare un Isee in corso di validità: questo significa che deve essere stato fatto a partire dal 1° gennaio 2022, quelli rilasciati precedentemente non sono più validi.