La misura
Come noto il Bonus Bebè, è una delle misure di sostegno alle nascite introdotta dal legislatore in questi ultimi anni. Avviata con la legge di bilancio per il 2015 spettava originariamente per un periodo di tre anni a favore dei nati o dei minori adottati nel triennio 2015-2017. Il legislatore ha successivamente riconosciuto il bonus anche per i bimbi nati nel biennio 2018-2019 ma soltanto per la durata di un anno prevedendo, peraltro, una maggiorazione del 20 per cento dell'importo dell'assegno per le nascite e adozioni intervenute nel 2019 relativamente ai figli successivi al primo. Attualmente l’importo del Bonus bebè dipende dal valore dell’ISEE minorenni: nel caso in cui non sia superiore a 25.000 euro annui, ammonta a 80 euro al mese per un massimo di 12 mesi (960 euro annui); con la maggiorazione, 96 euro al mese per un massimo di 12 mesi (1.152 euro annui). Nel caso in cui il valore ISEE non sia superiore a 7.000 euro annui, ammonta a 160 euro al mese per un massimo di 12 mesi (1.920 euro annui); con la maggiorazione, 192 euro al mese per un massimo di 12 mesi (2.304 euro annui). L’importo maggiorato del 20 per cento si applica anche ai parti gemellari.
Il rinnvo del bonus bebè dal 1° gennaio 2020
La manovra finanziaria per il 2020 rinnova il bonus anche con riferimento ad ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 sempre esclusivamente fino al compimento del primo anno di età ovvero del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell'adozione.
Dal prossimo anno, però, vengono rimodulate le fasce di spettanza del beneficio. In particolare, l’importo dell’assegno annuo sarà pari a:
1) 1.920 euro (160 euro al mese) qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l'assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell'ISEE minorenni non superiore a 7.000 euro annui;
2) 1.440 euro (120 euro al mese) qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l'assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell'ISEE minorenni superiore alla soglia di 7.000 euro e non superiore a 40.000 euro;
3) 960 euro (80 euro al mese) qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l'assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell'ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.
Resta ferma la maggiorazione del 20% dei predetti importi per nascite o adozioni successive al primo figlio. Pertanto gli importi in caso di nascita di una secondo figlio nel periodo indicato saranno rispettivamente pari a 192 euro, 144 euro e 96 euro mensili a seconda del valore assunto dall'ISEE minorenni. Si rammenta che l’ISEE minorenni (art. 7 del D.p.c.m. 159/2013) è richiesto per l'accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Per il calcolo occorre prendere in considerazione la condizione del genitore non coniugato e non convivente per stabilire se essa incida o meno sull' ISEE del nucleo familiare del minorenne. Anche quando l’altro genitore è coniugato o ha figli con persona diversa può essere necessario tener conto della situazione economica attraverso il calcolo della componente aggiuntiva. Nei nuclei familiari in cui i genitori sono sposati o convivano l’ISEE minorenni corrisponde all’ISEE ordinario.
L'esecutivo ha stanziato per la misura 348 milioni di euro per l'anno 2020 e in 410 milioni di euro per l'anno 2021 stimando in circa 440.000 i nuovi beneficiari su base annua (di cui circa 140.000 con ISEE non superiore a 7.000 euro) con un numero di occorrenze di figli successivi al primo pari a circa al 50%. Nel caso in cui, in sede di attuazione, si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di spesa, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri per le pari opportunità e la famiglia, del lavoro e delle politiche sociali, si provvederà a rideterminare l'importo annuo dell'assegno e i valori dell'ISEE al fine di una riduzione delle platee e dei relativi importi.