Il decreti Poletti consente il ritocco al limite del 20% dei rapporti a termine solo alla contrattazione nazionale.
Il ministro nei giorni scorsi ha aperto alla possibilità di estendere l'efficacia della deroga anche agli accordi aziendali. Il decreto lavoro (dl 34/2014) che arriva oggi in Commissione Lavoro alla Camera consente il superamento del limite del 20% di contratti a termine che ciascun datore di lavoro può stipulare rispetto al proprio organico complessivo solo attraverso la contrattazione nazionale, escludendo di fatto la contrattazione aziendale.
Viene quindi esclusa la contrattazione di secondo livello, quella aziendale che si svolge dentro l'impresa. Poletti nei giorni scorsi ha parlato della possibilità di dare maggiore forza ai contratti aziendali in quanto è solo nella dimensione aziendale che si possono conoscere al meglio le reali esigenze dell'impresa.
E' possibile quindi che un emendamento che conceda l'efficacia ai contratti aziendali sia sostenuto dal governo. Il ministro Poletti, si è detto infatti disponibile a dialogare con le Camere per qualche aggiustamento ma ha assicurato che il decreto non sarà stravolto: «Ci opporremo con tutte le forze. Siamo convinti della bontà delle decisioni prese».