Lo schema
L'anticipazione dell'indennità avverrà tramite l'apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla Banca, per un importo forfettario complessivo di 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore), da rideterminare in caso di rapporto a tempo parziale. La parte spettante eventualmente eccedente quella corrisposta dalla banca sarà erogata dall'Inps con l'ammortizzatore sociale (CIGO, assegno ordinario o CIGD). L'anticipazione potrà essere reiterata in caso di intervento legislativo di proroga del periodo massimo del trattamento di integrazione salariale ordinario e in deroga di cui agli artt. da 19 a 22 del dl 18/2020 (circostanza praticamente scontata). L'anticipazione spetta ai lavoratori (anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca) destinatari di tutti i trattamenti di integrazione al reddito previsti dagli articoli da 19 a 22 del dl n. 18 del 17 marzo 2020 (CIGO, assegno ordinario erogato dal FIS e dai fondi bilaterali e Cigd) dipendenti di datori di lavoro che, anche in attesa dell'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione del trattamento di integrazione salariale per l'emergenza Covid-19, abbiano sospeso dal lavoro gli stessi a zero ore e abbiano fatto domanda di pagamento diretto da parte dell'Inps del trattamento di integrazione salariale. L'obiettivo è far arrivare il pagamento in tempi più veloci ai lavoratori e fronteggiare così le difficoltà di carattere finanziario, in attesa del pagamento diretto da parte dell'Inps.
I destinatari
Per beneficiare dell'anticipazione occorre presentare la domanda a una delle Banche che aderiranno alla convenzione, le quali favoriranno il ricorso a modalità operative telematiche, al fine di limitare quanto più possibile l'accesso fisico presso le filiali, garantendo nel caso le misure di «distanziamento sociale» a tutela della clientela e delle persone che lavorano in banca. L'Abi invita le banche ad adottare condizioni di massimo favore, ma gli istituti di credito potranno subordinare l'apertura del conto corrente alla verifica del merito creditizio da effettuarsi nel più breve tempo possibile e in ogni caso in piena autonomia e discrezionalità. In ogni caso, la banca è tenuta a fornire tempestivamente risposta al richiedente. La convenzione, subito operativa, scadrà il 31 dicembre 2020; le parti si incontreranno a novembre per valutarne gli esiti, ma non sono esclusi aggiornamenti in corso d'opera, in relazione a ulteriori interventi legislativi legati all'emergenza Covid-19. Per quanto riguarda l'apertura dell'apposito conto corrente e la correlata apertura di credito, le banche adotteranno "condizioni di massimo favore al fine di evitare costi, in coerenza alla finalità ed alla valenza sociale dell'iniziativa". L'Abi invita anche tutte le parti coinvolte, in particolare Inps, Regioni e Province autonome che gestiscono gli ammortizzatori sociali, "a collaborare per assicurarne la più tempestiva attuazione". La Convenzione è aperta alla immediata applicazione da parte di tutte le banche che intendono sostenere l'iniziativa.
«Con questa intesa», sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, «si concretizza e si accelera il percorso avviato con gli accordi che hanno portato, nelle scorse settimane, allo stanziamento di ammortizzatori sociali straordinari, atti a sostenere la liquidità dei lavoratori colpiti dalle restrizioni di attività imposte dai provvedimenti assunti per il contrasto alla diffusione del Coronavirus». «La Uil», ha spiegato il segretario generale, Carmelo Barbagallo, «ha perseguito questo obiettivo sin dai primi giorni della terribile crisi sanitaria e ha voluto fortemente questa intesa, che consideriamo un fatto positivo e di buon senso». «Rapidità ed efficienza: questi i criteri che stanno guidando l'azione del Governo per prestare aiuto alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese in difficoltà», commenta il sottosegretario agli interni Achille Variati. «Grazie all'accordo le banche potranno liquidare subito ai propri clienti un anticipo della Cassa Integrazione aziendale, così accelerando di molto i tempi con cui i lavoratori potranno ricevere la misura di supporto».