Rinnovo del contratto dell'edilizia 2022-24, l'intesa è stata firmata il 3 marzo scorso dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e dalle organizzazioni dei datori di lavoro di Ance e Coop. Previsto un aumento di base di 92 euro e un irrobustimento degli strumenti atti a incentivare la formazione del personale occupato nei cantieri.
“Il rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’edilizia – ha commentato in proposito il segretario generale della Cgil Maurizio Landini - è un’ottima notizia, non solo perché, rafforzando il ruolo della contrattazione, risponde alle esigenze di oltre un milione di lavoratori, ma anche perché si punta alla qualità del lavoro come strumento di crescita dell’intero Paese”.
Ma andiamo a vedere più da vicino quanto prevede il testo dell'ipotesi di accordo che ora dovrà essere sottoposta alla consultazione dei lavoratori del comparto edilizio.
Rinnovo del contratto dell'edilizia 2022-24, gli aumenti retributivi
Il nuovo contratto collettivo nazionale che avrà validità sino al 30 giugno 2024 prevede diversi aumenti salariali; si parte da quello di 92 euro per l'operaio comune erogato in due parti: la prima verrà pagata in questo mese di marzo e sarà pari a 52 euro, mentre l'altra di 40 sarà pagata nel luglio del 2023.
Aumenti superiori ovviamente per le qualifiche più alte di 107,6 euro per l’operaio qualificato e di 119,6 euro per l’operaio specializzato. A detta dei sindacati di categoria si tratta di incrementi retributivi superiori all'inflazione attesa.
Inoltre, viene previsto un meccanismo di contrasto del fenomeno del sotto inquadramento professionale, offrendo la possibilità alle figure dell'operaio comune e qualificato di ottenere l'inquadramento più alto partecipando a specifici corsi di formazione e sulla base di un'anzianità minima aziendale e di settore.
Riconosciuto anche nel contratto per la prima volta un “Premio di Ingresso nel Settore” di 100 euro per i giovani di età inferiore ai 29 anni che permangano più di 12 mesi nella stessa impresa.
Rinnovo del contratto dell'edilizia 2022-24, formazione e orari
Il nuovo contratto del comparto edilizio include molte misure sul piano della formazione degli addetti anche in vista del rafforzamento della sicurezza nei cantieri.
Innanzitutto, il testo prevede la definizione di un Catalogo Formativo Nazionale da parte delle Scuole Edili e degli Enti Unificati. Il catalogo, che darà particolare attenzione ai temi dell'edilizia verde e della sostenibilità, verrà finanziato da un'aliquota contributiva dello 0,20%. La qualificazione professionale raggiunta attraverso la partecipazione a questi corsi verrà riconosciuta al lavoratore mediante una specifica Carta d'identità professionale edile o Cipe.
Peraltro, il contratto porta all'1% il contributo minimo per gli enti unificati di formazione e sicurezza e prevede la creazione di un'anagrafe dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o Rls eletti in ogni azienda.
Sul versante della sicurezza è prevista la cosiddetta formazione di richiamo, con la novità che viene effettuata ogni 3 anni per tutti i lavoratori e non più ogni 5 come previsto dalla normativa in vigore. Inoltre, si aggiunge una formazione obbligatoria di 16 ore anche per gli impiegati tecnici che entrano per la prima volta in un cantiere.
Il testo dell'accordo introduce anche un piano nazionale per la sorveglianza sanitaria per rafforzare la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni attraverso gli enti bilaterali, in modo da sostenere le piccole imprese che non sono in grado di garantire questo tipo di intervento per i propri dipendenti.
Sul rispetto delle norme contrattuali si prevede l'introduzione del Patto di cantiere che attraverso la registrazione nelle Casse edili delle imprese che intervengono nelle lavorazioni di un cantiere verifica la corrispondenza tra le attività che si svolgono e il contratto che viene applicato. Peraltro, questo strumento offre anche la possibilità di erogare formazione per la sicurezza a prezzi calmierati anche alle imprese che applicano contratti di lavoro diversi, ma che operano comunque nello stesso cantiere.
Il rinnovo prevede anche il rafforzamento della cosiddetta contrattazione di anticipo che consente di adeguare continuamente le intese alle nuove esigenze che sorgono luoghi di lavoro: verrà estesa a tutte le opere pubbliche con valore superiore ai 50 milioni di euro.
Sugli orari di lavoro, il testo del rinnovo recepisce le norme delle intese intervenute tra sindacati e governo: per le lavorazioni a ciclo continuo sono obbligatorie 4 squadre con turni di al massimo 8 ore, previa contrattazione collettiva.