La Fit-Cisl da' il via alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che ha l'obiettivo di riequilibrare la legge 146 del 1990 sugli scioperi. L'iniziativa mira a coinvolgere cittadini, pendolari e lavoratori su tutto il territorio nazionale, in modo da raccogliere le 50mila firme necessarie per legge. Kamsin La proposta di legge della Fit-Cisl ha ricadute principalmente sui servizi pubblici locali e in particolar modo sul trasporto pubblico locale, che e' oggi il caso piu' emblematico dei limiti della legge 146.
"Nel tpl i lavoratori attendono da ben sette anni il rinnovo del contratto - ha affermato il segretario generale Giovanni Luciano - e i sindacati per questo motivo hanno proclamato tredici scioperi nazionali, ma senza ottenere quanto chiesto. Le aziende infatti guadagnano dagli scioperi, perche' nel giorno della protesta incassano comunque i contributi pubblici e i ricavi di abbonamenti e biglietti, ma risparmiano sui carburanti e sugli stipendi dei lavoratori.
Al contrario i lavoratori rinunciano allo stipendio di quel giorno e in piu' suscitano il malcontento dell'opinione pubblica contro di loro, poiche' pendolari e cittadini non sempre comprendono le ragioni di uno sciopero. Con la legge attuale ci rimettiamo quindi tre volte: lo sciopero non porta i risultati sperati, i lavoratori perdono i loro soldi e l'opinione pubblica spesso ritiene i sindacati gli unici responsabili della protesta e dei conseguenti disagi. Non possiamo continuare cosi'".
"Con la proposta di legge della Fit-Cisl lo sciopero diventa 'intelligente' - spiega Luciano - perche' le aziende non riceveranno i contributi regionali relativi al giorno di sciopero, che verranno invece versati nei fondi bilaterali di gestione delle crisi occupazionali. Inoltre i cittadini viaggeranno gratis nelle fasce orarie dei servizi minimi garantiti e i pendolari riceveranno un rimborso per i giorni di sciopero, erogato come sconto al rinnovo dell'abbonamento. Con questa iniziativa dimostreremo ancora una volta che la Fit-Cisl e' vicina a cittadini, pendolari e lavoratori, perche' la proposta di legge e' pensata prima di tutto per loro".
Zedde