Un portale che unifichi le diverse banche dati degli organismi che si occupano di vigilare e combattere il fenomeno del lavoro nero. È questo il senso del nuovo Portale Nazionale del sommerso o Pns previsto dal «Decreto Pnrr 2» approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile scorso.
Nel Pns confluiranno le risultanze delle attività ispettive di Inps, Inail e Ispettorato nazionale del lavoro, oltre che dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il nuovo strumento renderà possibile un più efficace monitoraggio del fenomeno e una migliore programmazione delle ispezioni nei luoghi di lavoro, evitando sovrapposizioni di visite da parte di più amministrazioni.
Portale del contrasto del lavoro sommerso, attività ispettiva e monitoraggio
Nel Portale nazionale del contrasto del lavoro sommerso, che verrà gestito dall'Ispettorato Nazionale del lavoro, dovranno confluire le risultanze dell'attività di vigilanza di Inl, Inps, Inail, Carabinieri e Gdf in materia di violazioni per lavoro nero come l'assenza di regolare contratto, la mancanza di copertura assicurativa, la mancata comunicazione al Centro per l'Impiego, l'omesso versamento dei contributi, l'inosservanza dell'orario di lavoro, ecc.
Il Decreto Pnrr 2 prevede, peraltro, che il Pns includa anche le risultanze dell'attività di vigilanza su lavoro e legislazione sociale.
Il nuovo portale sostituisce e integra le banche dati esistenti attraverso le quali Inps, Inail e Inl già condividono i risultati dei loro accertamenti nei luoghi di lavoro. L'accesso al portale sarà consentito alle amministrazioni che lo alimentano con la loro documentazione e vi confluiranno i verbali ispettivi e tutta la documentazione relativa all'attività di vigilanza, «ivi compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi istaurati sul medesimo verbale», come comunica il Ministero del Lavoro.
Dell'unificazione in un solo portale dovrebbe beneficiare la stessa programmazione dell'attività ispettiva, evitando le sovrapposizioni di visite di amministrazioni diverse presso la stessa azienda e la contemporanea mancanza di controlli in altre situazioni di lavoro.
Per la creazione del Pns il Decreto Pnrr 2 prevede una spesa di 5 milioni di euro per il 2022 e di 800.000 euro per il 2023.
Il Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso
Sempre nell'ambito degli obiettivi da perseguire in quanto previsti dal Pnrr, il Ministero del Lavoro comunica che è stato insediato nelle scorse settimane il Tavolo tecnico per l'approvazione del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso atteso entro il prossimo 15 ottobre, per essere poi adottato entro la fine del 2022 con apposito decreto ministeriale.
Tra le funzioni del Tavolo tecnico una strategia d'indirizzo per l'attività ispettiva e la possibilità di denuncia da parte degli stessi lavoratori irregolari.