Arriverà probabilmente domani il via libera definitivo al decreto sulla Pa come riformato in Senato. Inevitabile per il governo porre nuovamente la questione di fiducia per ottenere la terza lettura della Camera dopo lo stralcio delle misure previdenziali che erano state introdotte la settimana scorsa. Kamsin Il Senato, com'è noto, ha approvato lunedì quattro emendamenti presentati dall'Esecutivo per sopprimere le misure che secondo la Ragioneria dello Stato risultavano prive di copertura: la norma che avrebbe consentito a quattromila tra insegnanti e personale della scuola di andare in pensione con la "quota 96"; la regola che consentiva il pensionamento d'ufficio per primari e professori universitari che avessero raggiunto i 68 anni; quella che toglieva le penalizzazioni sino al 2017 per l'accesso alla pensione anticipata e quella in favore delle vittime del terrorismo.
L'impianto del decreto conferma invece le norme che cancellano da ottobre i trattenimenti in servizio (per i magistrati lo stop arriverà dal 2016) e la facoltà per le Pa di pensionare d'ufficio a 62 anni i dipendenti che abbiano raggiunto i requisiti per la pensione anticipata. Arriva poi la sperimentazione della mobilità, la semplificazione del turn over e le oltre mille assunzioni per i vigili del fuoco, l'inasprimento dello stop agli incarichi per i pensionati, il dimezzamento dei distacchi e dei permessi sindacali. C'è anche lo stop alle aspettative per i magistrati che ricoprono incarichi in uffici di diretta collaborazione con la Pa, anche se solo di consulenza giuridica. In tal caso scatterà l'obbligo di andare fuori ruolo, ma con una "sanatoria" per le aspettative già in corso.
Confermate anche le regole per il turn over. Le Pa potranno fare assunzioni che non superino il 20% delle spese sostenute per quanti sono usciti nel 2014. Quota che si alza al 40% nel 2015 per arrivare al 100% nel 201. C'è il taglio graduale dei diritti camerali: 35% per il 2015, -40% per il 2016 , -50% nel 2017. Per quanto riguarda la mobilità si prevede che il dipendente pubblico possa essere trasferito da un ufficio all'altro, nel raggio di 50 chilometri, senza previe motivazioni. Ma l'obbligo non vale per i genitori con bambini sotto i 3 anni o tutelati dalla legge 104.
Infine viene allargato il campo d'azione del presidente dell'Autorità anticorruzione, ruolo oggi ricoperto da Raffaele Cantone.
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