"Dalla prossima settimana liquidiamo le pensioni della quarta salvaguardia".
Il direttore generale dell'Inps Nori, nel corso di una audizione parlamentare ha annunciato che al 24 marzo, l'Inps ha liquidato 38.716 pensioni su una platea di circa 142.000 lavoratori esodati, persone cioè che sono rimaste - per effetto dell'innalzamento dell'età pensionabile prevista dalla riforma Fornero - senza occupazione (avendo raggiunto un accordo con per lasciare prima) e senza i requisiti previdenziali.
Le operazioni di salvaguardia sono state finora quattro, ha spiegato Nori. Il primo decreto indicava una platea di 65.000 persone; 62.473 i soggetti certificati e 33.344 le pensioni liquidate."La prima salvaguardia è sostanzialmente conclusa. Il residuo, per effetto delle norme, viene riutilizzato in successive salvaguardie", ha spiegato il dg dell'Inps.
Il secondo decreto indicava una platea di 55.000 persone - tra fondi di solidarietà, lavoratori cessati, contributori volontari e mobilità - di cui attualmente sono 14.945 i soggetti certificati e 2.566 già pensionati. "Molti dei lavoratori della platea, 40.000, sono stati inseriti per mobilità ma di questi, i certificati sono solo 5.494", ha precisato Nori.
Il terzo decreto prevedeva una platea di 10.130 più 6.000 esodati; di questi 6.201 sono certificati e 2.806 pensionati. Infine il quarto provvedimento indicava 6.500 esodati da tutelare prevalentemente tra lavoratori che versano contributi volontari.
Il direttore delle pensioni Inps, Gabriele Uselli, ha detto che "dalla prossima settimana liquidiamo le pensioni della quarta salvaguardia. Per il momento ci sono 182 certificazioni. Se hanno decorrenza dal 2014 le liquidiamo".