I rappresentanti del Comitato hanno incontrato questa mattina il relatore al provvedimento Mario Mauro (Pi) e il presidente di palazzo Madama Pietro Grasso in occasione dell'avvio della discussione in Senato del provvedimento in materia di sesta salvaguardia. E' quanto si apprende da una nota stampa diffusa da Palazzo Madama. Kamsin Mauro ha appoggiato l'esigenza di stringere i tempi dell'esame del disegno di legge auspicando gia' per fine settembre l'approdo in Aula. L'iter del provvedimento e' pero' legato al jobs act in commissione Lavoro e spettera' a una conferenza dei capigruppo del Senato convocata per oggi pomeriggio fissare i tempi dei provvedimenti.
"Il nostro obiettivo - ha detto Mauro - e' garantire i tempi per sanare una situazione disastrosa. Credo che nel giro di poche settimane dovrebbe concretizzarsi, ma il provvedimento e' in coda al jobs act". Al momento quindi l'obiettivo di relatore e commissione e' sostanzialmente quello di garantire i tempi, ma, ha chiarito Mauro, "se saranno necessarie modifiche anche soltanto di natura tecnica lo chiariremo in commissione". Secondo Claudio Ardizio, coordinatore del Comitato esodati, il testo potrebbe approdare in Aula al Senato "gia' il 12 ottobre se i capigruppo decideranno di chiudere il jobs act per il 26 ottobre. Noi siamo venuti qui per chiedere tempi rapidi per l'approvazione del ddl". Al momento, ha riferito, il totale dei salvaguardati e' 170mila, ne mancano altri 170.600, di questi probabilmente saranno salvaguardati 45.600 ("per cui servono 3 miliardi, di cui 2 miliardi ci sono gia' di risparmi"), mentre 125mila "sono le tipologie che il governo non intende portare avanti".
Zedde