Inps, Boeri detta le linee guide: trasparenza, busta arancione e governance

Lunedì, 02 Marzo 2015
Nella lettera il Neo Presidente dell'Inps indica che sarà necessario rafforzare gli sforzi per combattere la povertà e il legame tra assistenza e previdenza: "Fenomeni come quello degli esodati dimostrano quali siano i problemi che insorgono quando questo nesso viene a mancare".

Kamsin "Ho accettato questo incarico a fronte di un mandato pieno ricevuto dal Governo e a seguito della fiducia accordatami dalle commissioni lavoro in entrambi i rami del Parlamento". E' quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dal neo presidente dell'Inps Tito Boeri. Nel messaggio Boeri ringrazia per la fiducia ricevuta e delinea le linee di intervento dell'Inps.

L'istituto ricorda Boeri è centrale: "non c’è italiano che non sappia cosa sia l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Come tutt e le cose indispensabili, è un Istituto sempre nell’occhio del ciclone. Amato il primo del mese, o il sedici del mese nel caso degli ex dipendenti pubblici, quando, puntuale come un orologio svizzero, arriva la pensione". Come terminale ultimo del nostro sistema di protezione sociale, l’Inps viene spesso erroneamente percepito come l’autore, come colui che emana queste leggi, invece che, come dovrebbe essere, l’esecutore di decisioni prese altrove , di cui non è direttamente o anche indirettamente responsabile".

Una delle principali linee guida di Boeri sarà l'accountability. "La grande operazione di trasparenza che cominceremo a condurre insieme fin dai prossimi giorni ha anche lo scopo di mettere in luce quali sono le implicazioni delle regole che l’Inps è chiamato a mettere in pratica. La legge ci chiede di applicare anche regole che ai più possono apparire inique. Non possia mo fare altrimenti. Ma nulla ci vieta di rendere pubbliche queste regole e permettere così ai cittadini di giudicarle in tutte le loro effettive implicazioni. E’ un a questione di democrazia , di quella che gli inglesi chiamano accountability , prima ancora che di tutela dell’immagine esterna del nostro Istituto.

Il secondo fronte di intervento sarà la realizzazione della busta arancione. "A coloro che ci affidano i risparmi di una vita intera - ricorda Boeri - , dobbiamo apparire come un grande salvadanaio che non c’è bisogno di rompere per vederne il contenuto, insomma un salvadanaio .... di vetro. Basterà scrutarlo, consultare il nostro sito per sapere quanto c’è dentro e quanto questo risparmio è presumibilmente destinato a fruttare quando ci si ritirerà dalla vita attiva . L’operazione “ la mia pensione ” su cui l’intero I stituto, dal prim o all’ultimo dipendente, sarà impegnato nei prossimi mesi, avrà proprio questo compito. Far sapere ad ogni contribuen te quanto ha sin qui versato, far capire a tutti che queste somme sono accantonamenti che si accumulano mese dopo mese, e non sono invece una tassa".

Altro tema centrale è la governance. Secondo Boeri "l’Inps ha oggi più che mai bisogno di una governance stabile. Oltre ad avere un presidente ed un direttore generale nel pieno delle loro funzioni, è molto importante che si vada rapidamente a una riforma degli organi collegiali. Contiamo su di una rapida consultazione da parte dei ministri vigilanti con le organizzazioni dei lavoratori e datoriali sulle proposte , che già da tempo sono oggetto di discussione , e a un iter parlamentare relativamente rapido del disegno di legge che verrà alla fine varato dal Governo".

Contro la povertà. La nuova Inps, sostiene Boeri, dovrà poi legare meglio assistenza e previdenza. Fenomeni come quello degli esodati dimostrano quali siano i problemi che insorgono quando questo nesso viene a mancare . Dobbiamo anche coprire meglio le fasce più vulnerabili. La povertà negli ultimi anni è aumentata soprattutto fra i giovani, su cui si è inizialmente concentrato tutto il rischio di perdere il lavoro in carriere lavorative troppo brevi per essere coperte dagli ammortizzatori sociali oggi esistenti. Questi problemi , queste vulnerabilità messe in luce dallo stress test di questa crisi infinita, non possono essere affrontati riformando , una volta di più , la previdenza. Richiedono , invece , interventi per ampliare la rete di assistenza sociale pubblica e il modo con cui vengono messe in atto, al di là delle singole leggi, le politiche del lavoro in Italia . Ecco allora il grande e ambizioso traguardo che ci proponiamo".

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Zedde

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