Legge Fornero, I sindacati scrivono a Di Maio per avviare il confronto

redazione Lunedì, 30 Luglio 2018
Le tre sigle confederali in una nota unitaria al titolare del Dicastero del Lavoro: "Pronti ad un incontro per discutere su come intervenire sul capitolo previdenza".
 «Le chiediamo un incontro al fine di poter discutere della previdenza, argomento complesso e, soprattutto in questa fase, molto sentito sia dalle persone che rappresentiamo che da tutti i cittadini». Questa la richiesta di Cgil, Cisl e Uil al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi di Maio, formalizzata in una lettera firmata dai segretari confederali Roberto Ghiselli, Ignazio Ganga e Domenico Proietti. 

Nella missiva si sottolinea l'esigenza di aprire un confronto sulle questioni più generali legate alla previdenza allo studio del nuovo Governo e, inoltre, si evidenziano alcuni temi più specifici che per le tre confederazioni “andrebbero affrontati con la massima urgenza”. Dalla “situazione relativa alla gestione dell’Ape sociale e degli interventi a favore dei lavoratori ‘precoci’, con particolare attenzione al monitoraggio sulle domande presentate”, alla “gestione della norma relativa ai lavori gravosi, la cui individuazione - spiegano Ghiselli, Ganga e Proietti - ha un impatto non solo sulla gestione dell’Ape sociale e degli interventi per i lavoratori precoci, ma anche sull’esonero dell’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2019”. 

"Si parte dal presupposto di reintrodurre una maggiore flessibilità in uscita, soprattutto nei confronti di coloro che un lavoro non lo hanno piu'; bisogna inoltre garantire alle nuove generazioni, correggendo la rigidità fiscale, la certezza pensionistica, siano essi precari, part-time e stagionali". 

Cgil: sulle Pensioni d'oro occorre cautela

I sindacati vogliono, inoltre, vederci chiaro sui temi cardine del Governo Giallo-Verde, la nascita delle pensioni di cittadinanza e il taglio dei cosiddetti assegni d’oro. Su questi ultimi di Maio, come noto, punta a far scattare una stretta sui trattamenti con importi superiori ai 4mila euro netti mensili attraverso un disegno di legge da presentare entro la pausa estivi, quindi in tempi rapidissimi per poi consegnare la materia al parlamento in autunno. Il nodo da sciogliere resta sul come intervenire. Se con un ricalcolo di queste pensioni più elevate come si è fatto con i vitalizi degli ex-deputati, oppure se con un contributo di solidarietà come già effettuato in passato (ipotesi perorata dalla Lega e da buona parte delle opposizioni). 

Anche sulla pensione di cittadinanza si attendono le decisioni del Governo. La misura potrebbe essere calibrata in diversi modi tra cui anche l'ampliamento della soglia di cumulabilità dell'assegno sociale con la pensione contributiva (attualmente la cumulabilità è limitata ad un terzo della pensione medesima e comunque non oltre un terzo dell'assegno sociale). Naturalmente risorse permettendo. 

"Avviare il lavoro delle Commissioni"

Cgil, Cisl e Uil chiedono poi “il celere avvio del lavoro delle Commissioni istituite nell’ultima legge di Bilancio, che, entro il 30 settembre 2018, dovrebbero presentare le relazioni sulle proprie rilevazioni relative alla speranza di vita e alla distinzione tra spesa previdenziale e spesa assistenziale”. Infine, intendono sottoporre all’attenzione del Ministero “il superamento dell’istituto della prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici, problema affrontato solo parzialmente e che lascia senza tutela ancora moltissimi lavoratori”.   

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