Pensione anticipata, Dal 2018 torna la penalizzazione per chi esce con meno di 62 anni

Valerio Damiani Mercoledì, 01 Giugno 2016
La penalizzazione non viene applicata a condizione che il lavoratore maturi i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2017.
Il congelamento della decurtazione sulla pensione anticipata durerà solo sino al 31 dicembre 2017. I lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria che matureranno i requisiti per la pensione anticipata dopo tale data dovranno, salvo nuove proroghe, fare di nuovo i conti con la penalizzazione prevista dalla Riforma Monti-Fornero. Scade infatti il prossimo anno la misura temporanea introdotta dalla legge di stabilita' del 2015 (articolo 1, comma 113 della legge 190/2014) che ha tamponato il taglio delle quote retributive dell'assegno per i lavoratori che accedono alla pensione con la massima anzianità contributiva prima del 62° anno di età. Un meccanismo contorto sul quale in questi anni si sono susseguiti diversi interventi normativi volti per limitare i danni. 

La riforma Monti Fornero aveva infatti previsto, per i lavoratori che accedono alla pensione anticipata con un'età inferiore ai 62 anni, la riduzione del trattamento di pensione di un importo pari all' 1% per ciascuno dei primi due anni mancanti ai 62 anni d'età (60 e 61), destinata poi ad aumentare del 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai 60 anni di età. La legge di stabilita' dello scorso anno ha posto un freno a questo meccanismo congelando di fatto la misura sino al 31 dicembre 2017. In particolare è stato stabilito che la decurtazione non si applica: a) nei confronti delle prestazioni aventi decorrenza ricompresa tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017; b) nei confronti delle prestazioni aventi decorrenza successiva al 31.12.2017 a condizione però che siano stati raggiunti i requisiti contributivi per la pensione anticipata entro il 31.12.2017

Da segnalare poi che la legge di stabilita 2016, con un ulteriore intervento, ha provveduto ad eliminare, con decorrenza 1° gennaio 2016, la penalità anche nei confronti di coloro che, essendo usciti tra il 2013 ed il 2014, la avevano comunque subita. E dunque da quest'anno migliaia di pensionati, si tratta soprattutto di ex lavoratrici, hanno diritto ad ottenere la depenalizzazione dell'assegno con un effetto dunque positivo sul rateo (saranno restituiti anche gli arretrati maturati dal 2016 sino alla data di ricostituzione dell'assegno). Peccato che sino ad oggi la ricostituzione di queste pensioni ancora non sia stata effettuata dall'Inps. Non si tratta di briciole perchè l'effetto del taglio può superare anche le centinaia di euro al mese. 

A legislazione vigente, invece, chi matura i requisiti per la pensione anticipata dal 1° gennaio 2018 subirà la decurtazione dell'1-2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni. Salvo non si decida di cancellare una volta per tutte questo meccanismo. La penalità, come noto, interessa le sole quote dell'assegno calcolate con il sistema retributivo e, dunque, è maggiormente intensa per coloro che vantano almeno 18 anni di contributi al 31.12.1995: nei loro confronti il sistema retributivo interessa tutte le anzianità maturate sino al 31 dicembre 2011. 

Nessuna penalità, invece, ove i requisiti siano raggiunti entro il 31 dicembre 2017 ma si decida di presentare domanda di pensione dal 2018 in poi, volendo nel caso, continuare a restare un pò di tempo ancora in servizio. Si tratta del cd. principio della cristallizzazione del diritto a pensione che protegge il lavoratore che ha acquisito il diritto a pensione da eventuali norme peggiorative che possano susseguirsi nel tempo. Ad esempio un lavoratore che raggiunge i 42 anni e 10 mesi di contributi e 58 anni di età nel novembre 2017 e che - pur potendo accedere alla pensione dal 1° dicembre 2017 - voglia continuare a restare sul posto di lavoro per un altro anno, potrà farlo senza che ciò comporti l'applicazione della penalizzazione.  



Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati