Parte quindi un tavolo permanente che affronterà tutte le questioni sul tavolo: l'indicizzazione delle pensioni, il decreto sui rimborsi dopo la sentenza della Consulta e la riforma dell'Inps. Non si è parlato invece di flessibilità in uscita, ma il tema è comunque in agenda e sarà affrontato nel confronto tra governo e sindacati confederali entro fine mese. “Da anni chiediamo una reale rivalutazione per la tutela concreta e strutturale dei pensionati, non è accettabile che ogni governo metta mano alle pensioni per fare cassa", sottolinea Cantone.
L'obiettivo del governo, come spiegano i sindacati, è quello di cercare di individuare 4-5 priorità su cui valutare proposte e indicare strumenti da inserire nella prossima Finanziaria. Il dialogo si concentrerà essenzialmente sulle condizioni dei pensionati e sulla necessità di tutelare il loro potere d'acquisto. Governo e sindacati hanno circa un mese di tempo per lavorare ad una serie di documenti che saranno portati al confronto del 16 luglio.
"I pensionati hanno riconquistato il tavolo di confronto sulle condizioni delle persone anziane", continua Carla Cantone che incassa il risultato, ma non intende mollare la presa ."Cosa produrrà il confronto lo vedremo, la mobilitazione dei pensionati resta", profilando la possibilità di presidi davanti al Parlamento in occasione della discussione sul decreto che accoglie i rilievi della Consulta che i sindacati non condividono. Incontro importante anche per la Uilp:"è importante ripristinare il diritto all'indicizzazione delle pensioni perché si può profila il rischio di una pericolosa rottura sociale", dice il segretario generale Uilp, Romano Bellissima."C'è infatti l'esigenza di un messaggio di giustizia ed equità" dice ancora puntando il dito sul conflitto generazionale "che il governo sta alimentando senza che ne esistano i presupposti". Bene anche per la Cisl che ribadisce il no al decreto con cui il governo ripristina parzialmente rivalutazione delle pensioni tre volte il minimo.