Quest'anno dopo l'aumento della platea dei beneficiari prevista dalla legge di bilancio e la pubblicazione tardiva del decreto ministeriale che ha definito le ulteriori 4 attività gravose destinatarie dell'ape sociale e del beneficio precoci l'Inps registra un certo ritardo nell'esame della documentazione. Non a caso l'Istituto ha dovuto concedere tempo sino al 20 Aprile per integrare il modello Ap116 a seguito delle modifiche apportate dal 1° gennaio 2018. La maggior parte dei lavoratori che ha prodotto l'istanza di accertamento per il conseguimento dell'ape sociale e del beneficio precoci nel 2018 non ha, quindi, ancora ricevuto la tanto attesa certificazione con l'indicazione della prima decorrenza utile dei benefici. Teoricamente l'Inps avrà tempo sino al 30 giugno per esaminare la documentazione, formulare la graduatoria degli inclusi e, quindi, dare una risposta che potrà essere: 1) di accoglimento senza alcuno slittamento della prima decorrenza utile (in caso di capienza delle risorse); 2) di accoglimento con slittamento della decorrenza (in caso di insufficienza delle risorse; 3) di rigetto per mancanza dei requisiti. Come già accaduto lo scorso anno la data potrebbe essere però scavalcata ove l'istituto non riuscisse a concludere l'esame di tutte le istanze entro la predetta data. Nei prossimi giorni l'Inps pubblicherà un report con la quantificazione delle domande complessivamente presentate nella prima parte del 2018.
La procedura di monitoraggio
In caso di insufficienza delle risorse nell'elaborazione della graduatoria l’Inps provvederà all’individuazione dei soggetti esclusi dal beneficio nell’anno di riferimento e al conseguente posticipo della decorrenza dell’indennità loro dovuta sulla base della maggiore prossimità di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (o della maturazione del requisito dei 41 anni di contributi per i precoci) e, a parità di requisito, dalla data (e ora) di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni. Come dire che se le risorse saranno insufficienti a garantire a tutti gli aventi diritto l'accesso alle prestazioni verrà individuata una platea di esclusi (saranno penalizzati i più distanti dalla pensione e coloro che hanno presentato in ritardo la domanda di verifica) ai quali sarà comunicato il posticipo della decorrenza della prestazione (APe Social o pensionamento precoci) all'anno successivo.
L'istanza Tardiva
I lavoratori che non hanno potuto presentare l'istanza di verifica entro il 31 marzo (1° marzo per i precoci) possono farlo sino al 30 novembre 2018; le richieste saranno prese in considerazione solo se rimarranno risorse economiche da spendere al termine della procedura di monitoraggio appena citata.
In tal caso l’INPS provvederà ad effettuare nell’anno un ulteriore monitoraggio sulle domande presentate successivamente al 31 Marzo o al 1° Marzo e con riferimento alle quali siano riconosciute le condizioni di accesso al beneficio. L'esito del monitoraggio sarà comunicato entro il 31 dicembre 2018. Anche il predetto monitoraggio sarà svolto in base alla data di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (o dei 41 anni di contributi per i precoci) e, a parità di requisito, alla data di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni. Ove le risorse non siano sufficienti, in quanto già esaurite con riguardo alle istanze prodotte tempestivamente, la finestra temporale del 30 novembre resterà sostanzialmente priva di effetti. Si rammenta che per gli apisti social c'è anche una scadenza intermedia al 15 luglio 2018.