A parte il profilo dei lavoratori in "mobilità o con lo speciale trattamento edile" i numeri appaiono assolutamente tranquillizzanti dato che il numero delle domande pervenute risulta ampiamente al di sotto della capienza numerica prevista dalla legge 208/2015. Ad esempio per quanto riguarda il profilo dei lavoratori autorizzati ai versamenti volontari le domande accolte sono state 4.277 mentre ne restano ancora 1.711 ancora da esaminare. Dato che la capienza del plafond destinato a questo profilo è pari a 9mila unità nessuno degli aventi diritto resterà escluso dalla salvaguardia. Stesso discorso anche per i profilo dedicato ai lavoratori cessati dal servizio con o senza accordi con il datore di lavoro: 2.359 sono le domande accolte ed altre 1.951 sono ancora giacenti, cioè da esaminare. La somma resta comunque al di sotto dei 6mila posti riservati a questo profilo.
Fa sorridere il numero di domande pervenute per i lavoratori che nel 2011 assistevano, tramite il congedo biennale, un figlio disabile: l'aver escluso le 104 dalla tutela ha drasticamente ridotto il numero di domande trasmesse: solo 63 quelle accolte ed altre 180 ancora da esaminare. Ciò significa che circa il 90% dei posti assegnati a questo profilo (2mila) resteranno liberi. Per i lavoratori che nel 2011 hanno cessato il rapporto a tempo determinato le domande accolte sono state 359 mentre 534 sono quelle ancora da esaminare. Anche in questo caso la capienza del profilo, pari a 3mila unità, non presenterà alcun problema ad evadere tutti i lavoratori aventi diritto alla salvaguardia. Alla luce di ciò probabilmente le restrizioni imposte che hanno tagliato fuori gli agricoli, gli stagionali e le 104 potevano essere evitate.
Situazione più complessa per il profilo "mobilità/TSE": 1.825 sono state le domande sino ad ora accolte dall'Inps ma ne restano ben 9.031 ancora giacenti mentre la capienza complessiva, per questo profilo, è di 6.300 unità. Aritmetica alla mano, dunque, c'è il rischio che non tutte le domande giacenti possano essere accolte. In realtà bisogna considerare che ci sono ben 3.362 domande respinte. Come dire che più di una domanda su due è stata bocciata. E se questo trend continuerà delle 9mila domande giacenti meno di 4mila potranno essere accolte. L'alto numero di domande respinte tradisce la difficoltà dell'Inps nella gestione di questo profilo di tutela (da notare il fatto che anche le domande di accoglimento ancora non sono state trasmesse agli interessati). Non a caso l'istituto ha chiesto un chiarimento al Ministero del Lavoro per comprendere come comportarsi rispetto ai lavoratori la cui azienda risulti cessata o sottoposta a procedura concorsuale.