Parte il censimento degli enti pubblici erogatori dei trattamenti di fine servizio o fine rapporto. Lo rende noto il ministero della Funzione Pubblica precisando che la rilevazione è stata avviata dallo scorso 20 settembre e si concluderà il prossimo 3 ottobre 2019. La rilevazione ha lo scopo di individuare i soggetti diversi dell'Inps erogatori delle predette indennità, un'attività propedeutica in vista dell'adozione definitiva del DPCM (già predisposto) che regolerà l'anticipazione del TFS/TFR ai sensi dell'articolo 23 del DL 4/2019 nei confronti dei dipendenti pubblici che andranno o che sono andati in pensione con la quota 100 (o con i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla Legge Fornero).
La questione
L'art. 23 del dl 4/2019 attribuisce agli enti erogatori del TFS/TFR apposite responsabilità e compiti (in particolare la certificazione della buonuscita) a cui i predetti enti saranno tenuti ad adeguarsi entro trenta giorni dall'entrata in vigore del regolamento attuativo. L'elenco degli Enti Erogatori dovrà essere pubblicato sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto ed è quindi necessario attivare in tempi molto stretti un apposito censimento presso le pubbliche amministrazioni al fine di riscontrare le informazioni in possesso del Dipartimento della funzione pubblica e dell’INPS e formare il suddetto elenco.
Ai fini della formazione del relativo elenco, ricorda il dipartimento, occorre considerare che nelle amministrazioni iscritte ai fini del Tfs/Tfr ai fondi ex Inadel ed ex Enpas gestiti dall'Inps, è lo stesso Inps responsabile per l'erogazione del trattamento di fine servizio. Quando questo avviene per tutto il personale in servizio presso tali amministrazioni, queste sono certamente da escludere dall'elenco degli enti erogatori. Le amministrazioni nelle quali il datore di lavoro provvede direttamente ad erogare i trattamenti di fine servizio e fine rapporto alla generalità dei propri dipendenti si configurano al contrario sicuramente come soggetti erogatori in aggiunta all'Inps.
La prassi, però, fornisce riscontro dell'esistenza di una ulteriore tipologia di amministrazioni nelle quali, pur essendo tali amministrazioni iscritte ai fini del Tfs/Tfr ai fondi ex Inadel ed ex Enpas gestiti dall'Inps, e quindi lo stesso Inps è generalmente responsabile per l'erogazione del trattamento di fine servizio, vi sono alcuni dipendenti o tipologie di essi, che possono essere assoggettati a un regime diverso, per espressa previsione del legislatore ovvero per avere esercitato la facoltà prevista dal legislatore per la conservazione del trattamento di fine servizio dell'ente di provenienza. In tali casi, questi datori di lavoro erogano i trattamenti di fine servizio e fine rapporto esclusivamente in relazione a tali ultime tipologie di personale.
Ne consegue che, dovendo avere in conto la suddetta circostanza, la distinzione dei datori di lavoro in soggetti erogatori e soggetti non erogatori non può che fondarsi sulla presenza di obblighi o meno relativi alla generalità dei dipendenti, includendo dunque nell'elenco degli Enti Erogatori anche quelle amministrazioni che pur risultando iscritte ai fini del TFS/TFR ai fondi ex INADEL ed ex ENPAS gestiti dall’INPS sono tenute per qualsiasi motivazione giuridica a erogare direttamente i trattamenti di fine servizio e fine rapporto ad una quota più o meno residuale dei propri dipendenti.
In questo quadro, tutte le amministrazioni pubbliche sono pertanto chiamate a dichiarare la propria situazione al fine della costituzione dell'elenco ufficiale. La rilevazione è collocata all'interno della piattaforma web lavoropubblico e resterà aperta dal 20 settembre 2019 al 3 ottobre 2019.