Riforma Pensioni, Boeri: la flessibilità in uscita costa oltre 8mld di euro

redazione Mercoledì, 10 Giugno 2015
Il presidente dell'Inps fa i conti sulle proposte depositate alla Camera per garantire maggiore flessibilità nel pensionamento. La Quota 100 costerebbe oltre 10 miliardi di euro.
La proposta di garantire maggiore flessibilita' in uscita introducendo penalizzazioni per i lavoratori che decidano di usufruirne avanzata dal presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano puo' costare fino a 8,5 miliardi di euro. Lo ha detto in audizione allla commissione il presidente dell'Inps, Tito Boeri. "I costi di questa operazione sono ingenti" ha detto Boeri. "Secondo le nostre stime se dovesse essere presa in cosiderazione da tutti quelli che maturano i requisiti si registrerebbe un disavanzo annuale fino a 8,5 miliardi". Ancora peggio per la quota 100, anch'essa nel paniere dei possibili interventi di Riforma depositati dalla minoranza dem ma appoggiata in particolare dai sindacati. Il costo potrebbe sfondare quota 10 miliardi.

Il presidente dell'Inps quindi mette in guardia dell'ipotesi di consentire il pensionamento con 35 anni e 62 anni di età di contributi una volta maturata una pensione di almeno una volta e mezzo il minimo a fronte di una penalità del 2% per ogni anno di anticipo del pensionamento: "I costi di questa operazione sono ingenti ma è il Parlamento che dovrà decidere cosa fare ha tenuto precisare Boeri. L'Inps si limita a fornire un supporto per le decisioni."

Ancora piu' elevati i costi per la cosiddetta Quota 100 con 62 anni e 38 anni di contributi che non prevede alcuna decurtazione: "secondo le nostre stime come punto di massimo arriverebbe a costare 10,6 miliardi nel 2019". Sarebbe "un'operazione - ha osservato Boeri - molto nello spirito del ripristino delle pensioni di anzianità, senza le finestre, e tende ad avere costi elevati". L'ipotesi piu' sostenibile per i conti pubblici è quella di procedere al ricalcolo dell'assegno con il sistema contributivo: "anche in tal caso sostiene Boeri i conti per lo stato sarebbero significativi ma piu' sostenibili nel medio-lungo periodo".

Il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, ha comunque ribadito l'intezione del governo a "procedere ad alcuni aggiustamenti di natura previdenziale", con un'idea di "flessibilità in uscita che permetterà anche un recupero dell'occupazione giovanile".

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