Riforma Pensioni, i lavoratori precoci chiedono lo stop alle penalizzazioni

Domenica, 16 Novembre 2014
Il Comitato Lavoratori Esposti all'Amianto chiede al Governo l'azzeramento delle penalizzazioni per i lavoratori precoci e l'incremento dei benefici per i lavoratori vittime di amianto.

Kamsin "E' necessario garantire lo stop definitivo alle penalizzazioni per i lavoratori che maturano un diritto a pensione anticipata sino, almeno al 2017". E' quanto chiede una nota diffusa dal Comitato nazionale dei lavoratori esposti ad amianto che sottolinea come sia "inaccettabile che la Riforma previdenziale del 2011 non abbia assicurato una adeguata tutela ai lavoratori vittime di asbestosi".

La situazione attuale vede, del resto, i lavoratori del comparto esposti ad ingenti penalizzazioni sull'assegno pensionistico qualora non sono stati raggiunti i 62 anni di età. "I lavoratori invalidi e quelli esposti all'amianto - ricorda il Comunicato - sono quelli maggiormente colpiti dalla riduzione prevista dalla Riforma del 2011 in quanto costoro raggiungono, grazie alle maggiorazioni contributive figurative previste per tali periodi, il diritto al trattamento anticipato (42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne) in un'età compresa spesso tra i 55 e i 58 anni con il rischio di subire una penalizzazione che può superare anche il 12% dell'assegno".

"La mancata previsione che i periodi di maggiorazione figurativa in questione non siano utili ad eliminare il sistema di disincentivi è assolutamente discriminataria anche in considerazione del fatto che, di recente, la penalizzazione per i periodi di assistenza ai disabili è stata tolta", ricorda il comunicato.

Il documento diffuso chiede quindi all'attuale Governo, già nell'ambito del disegno di legge di stabilità, di superare talune criticità derivanti dall'applicazione della riforma pensionistica di cui all'articolo 24 del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, intervenendo in particolare al fine di eliminare la riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici prevista dal medesimo articolo per i lavoratori che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, prescindendo dal requisito della prestazione effettiva di lavoro".

Zedde

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