Coinvolti in questo secondo gruppo di certificazioni sono in particolare i lavoratori che hanno presentato istanza di accesso nel profilo dei lavoratori autorizzati ai volontari entro il 4 dicembre 2011, coloro che hanno risolto il rapporto di lavoro a seguito di accordi individuali, collettivi di incentivo all'esodo o per via unilaterale (licenziati o dimessi), e i lavoratori il cui contratto a tempo determinato è giunto a scadenza entro il 31 dicembre 2011. Al termine delle operazioni l'Inps conta di chiudere la definizione delle istanze per questi profili di tutela.
Continuano a registrarsi lungaggini per i lavoratori appartenenti al profilo "mobilità", cioè coloro che hanno fruito dell'indennità di mobilità ordinaria o dello speciale trattamento edile dopo la cessazione del rapporto di lavoro maturando il diritto a pensione entro la fine della mobilità o entro i successivi 12 mesi. Qui i problemi coinvolgono, in particolare, i lavoratori la cui azienda risulta cessata o sottoposta alle procedure concorsuali. Diverse istanze sono state comunque definite e già inviate ai lavoratori interessati; ad altri invece è stata comunicata la dicitura "sì diritto se rientra tra gli ammessi" che certifica, in sostanza il possesso dei requisiti, rimandando la comunicazione definitiva all'inserimento nella graduatoria finale. Appare comunque scongiurato il rischio che le domande prodotte siano superiori alla capienza dei singoli profili di tutela. Come dire che nessuno che ha i requisiti di legge dovrebbe restare escluso.
Si ricorda che le categorie tutelate sono le seguenti: a) 6.300 lavoratori in mobilità, con inclusione dei lavoratori edili che avevano stipulato accordi governativi o non governativi entro il 31 dicembre 2011, cessati dal servizio entro il 31 dicembre 2014 che maturano un diritto a pensione, con le vecchie regole, entro la data di scadenza della mobilità (o entro l'anno successivo se cessati dal servizio entro il 31 dicembre 2012); b) 9mila lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione entro il 4 dicembre 2011; c) 6 mila lavoratori cessati dal servizio entro il 31 dicembre 2012 a seguito di stipulazione di accordi individuali o collettivi di incentivo all'esodo, a condizione che, in tale ultimo caso, gli accordi siano stati siglati entro il 31 dicembre 2011; lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in via unilaterale (es. dimessi o licenziati) tra il 1° gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2011 ; d)2 mila lavoratori che nel 2011 fruivano del congedo per assistere figli con disabilità gravi (sono stati esclusi i lavoratori che hanno fruito dei permessi retribuiti della legge 104/1992); e) 3 mila lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato o in somministrazione con contratto a tempo determinato, cessati dal lavoro tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, non rioccupati a tempo indeterminato con esclusione comunque dei lavoratori agricoli e stagionali.