Rossini V

Rossini V

Franco Rossini, già avvocato ed esperto in diritto del lavoro e della previdenza collabora dal 2013 con PensioniOggi.it. 

Egr Dr Rossini,
la mia data di nascita è il 18 luglio 1957, ed ho un’anzianità contributiva di 1869 settimane alla data del 3 Giugno 2012. Nella mia azienda, a seguito di un accordo collettivo di mobilità (legge 223/91), stipulato il 18 ottobre 2011, è stato previsto, per chi volesse volontariamente accettare, di andare in mobilità incentivata. Ho letto il "Decreto Interministeriale" sui 65.000 salvaguardati dei primi di giugno, firmato dal Ministro Fornero, e sono seriamente intenzionato ad aderire alla suddetta mobilità . Ho però letto che, secondo l'art 24 comma 14 del succitato decreto, per avere l'accesso alle vecchie regole, maturando i requisiti pensionistici ( nel mio caso, 40 anni di contributi) all’interno del periodo di fruizione della mobilità (fino a 48 mesi perché di Catania), è necessario aver cessato l’attività lavorativa entro Dicembre 2011, mentre io dovrei cessare entro il 30 Settembre 2012. Le chiedo: 1) ho correttamente interpretato la normativa? 2) se sì, rischierei di non agganciarmi alle vecchie regole e quindi alla pensione? 3) proprio oggi l’INPS ha comunicato che il numero degli esodati è di quasi 400.000 unità; pensa che verrà esteso a tutti il decreto dei 65.000? 4) e che tempi sono previsti per questa eventuale modifica, visto che mi resta solo qualche mese per decidere?
Umberto

Siamo sicuri che se rispetto le condizioni del Decreto Fornero andrò in pensione con le vecchie regole? Ho letto il decreto ed effettivamente lì si dice che i lavoratori che avrebbero diritto sono proprio 65mila persone e dunque tutti potrebbero accedere. Sono rimasto basito e mi sento un pò preso in giro dalle istituzioni. E' un testo ufficiale della Repubblica è vero ma io non fido. E secondo me faccio bene. Se guardacaso si scopre che i lavoratori che rispettano i requisiti del decreto fornero sono 390mila che cosa succede? Vorrei sapere cosa succede se le cose non andassero come nei piani "ufficiali" del governo? E' possibile fare uno scenario seppur con tutte le dovute cautele? Tonino

Da un articolo del Sole24Ore on line del 9 Giugno scorso: "5994 esodati bancari che sono usciti dal lavoro prima della riforma prevista dal decreto Tremonti 31/5/2010 e convertita in legge il 30/7 successivo rischiano di restare senza assegno del Fondo di solidarietà e senza pensione per un periodo variabile dai 3 agli 11 mesi". Sono in Fondo esuberi dal 1.1.2010 con finestra pensionistica il 10/2014. A lei risulta fondato quanto scritto nell'articolo? Se si, per quanto potrei rimanere senza copertura finanziaria?

Esodati: il termine accreditabile

Lunedì, 11 Giugno 2012

Nel decreto Fornero si legge la definizione "accreditabile". Io ho chiesto l'autorizzazione il 1 novembre 2011 ma solo ad aprile 2012 mi è arrivato il bollettino con il conteggio da pagare entro giugno 2012; come facevo a pagare prima?; io maturo la quota 96 (36+60) a maggio 2012; rientro nella clausola di salvaguardia se pago ora i contributi col bolletino che mi è arrivato due mesi fa ma che si riferisce al primo trimestre 2011? 

Sono un dipendente di intesasanpaolo, che il 9/5 ha ricevuto una lettera di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro in base all'accordo 29/7/2011. da allora tutti attendevano il decreto fornero, ma ora che e' arrivato sia sindacati che azienda ci guardano attoniti e non mettono fine a questa agonia che ci sta dilaniando. ma secondo lei esiste ancora una possibilita' per noi , addirittura di uscita all'1 luglio come comunicato e in base a quali elementi? in alternativa estrema le chiedo anche questo : oggi ho 35 anni di contributi . se mi licenziassi quando prenderei la pensione? ormai stiamo valutando ogni ipotesi pur di liberarsi di questa fantastica azienda...
grazie mille .

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