Pensioni, Il Senato esamina la staffetta generazionale del personale infermieristico

Bernardo Diaz Domenica, 14 Giugno 2015
Il ddl prevede il part-time per gli infermieri a cui mancano meno di 3 anni dalla pensione al fine di assumere giovani disoccupati con meno di 35 anni.
Inizierà giovedì alla Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama l'esame del disegno di legge (S.1472) per favorire il ricambio generazionale nella professione infermieristica e nelle professioni sanitarie presentato dalla Senatrici Dirindin e Silvestro (Pd) lo scorso anno.

Il provvedimento, come già anticipato da pensionioggi.it, reca incentivi volti a favorire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l'assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato di giovani professionisti sanitari disoccupati o inoccupati fino a trentacinque anni di età nonché il passaggio dal contratto di lavoro a tempo pieno a contratto di lavoro a tempo parziale degli esercenti le professioni sanitarie ai quali manchino non più di trentasei mesi alla maturazione dei requisiti pensionistici.

Si tratta di una vera e propria staffetta generazionale che funziona attraverso la stipula di un particolare patto tra pensionando, nuovo assunto ed azianda. Nello specifico al pensionando che si rende volontariamente disponibile alla trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con una riduzione dell'orario di lavoro del 50 per cento delle ore contrattualmente dovute, viene mantenuta l'integrazione contributiva derivante da un contratto di lavoro a tempo pieno sino alla maturazione dei requisiti pensionistici. Gli incentivi sono attribuiti con la sottoscrizione di un atto denominato «patto intergenerazionale» firmato dal pensionando, dall’assumibile, dall’azienda o dalla struttura sanitaria pubblica o privata accreditata nonché dalle rappresentanze sindacali, previa attestazione dell'INPS circa la sussistenza dei requisiti.

Con i risparmi di spesa derivanti dalla riduzione dell'orario di lavoro dei pensionandi della medesima azienda o struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, il datore di lavoro assume, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, uno o più assumibili in regime di lavoro a tempo parziale ovvero in regime di lavoro a tempo pieno. Alla maturazione dei requisiti pensionistici dei pensionabili, il contratto di lavoro a tempo parziale può essere trasformato in contratto di lavoro a tempo pieno.

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