Altra novità importante è la rideterminazione in diminuzione della sanzione per i Comuni che non hanno rispettato nell'anno 2014 i vincoli del patto di stabilità interno. La nuova sanzione si applica nella misura pari al 20 per cento della differenza tra il saldo obiettivo del 2014 ed il saldo finanziario conseguito nello stesso anno. Alle Province e alle Città metropolitane la predetta sanzione si applica in misura pari al 20 per cento della differenza tra saldo obiettivo del 2014 ed il saldo finanziario conseguito nello stesso anno e comunque in misura non superiore ad una percentuale delle entrate correnti registrate nell'ultimo consuntivo disponibile inizialmente fissata al 3 per cento, ma ora ridotta al 2 per cento. Si tratta di una riduzione delle sanzioni per il mancato rispetto del Patto di stabilità, che non comporta però il venir meno completo delle sanzioni stesse, onde tutelare il principio di cogenza del Patto. GamsinDiverse le novità per il personale delle province. In primo luogo si precisa che il personale delle Province che si trovi comandato o distaccato o con altri istituti comunque denominati (alla data del 31 dicembre 2014) presso altra pubblica amministrazione sia trasferito presso di essa. Quali condizioni perché il trasferimento si perfezioni sono indicati: il consenso dell'interessato; la capienza della dotazione organica dell'amministrazione ricevente; la disponibilità delle risorse finanziarie a legislazione vigente. Deve comunque risultare garantita la sostenibilità finanziaria a regime della spesa. Viene poi temperato il trasferimento dei lavoratori della polizia provinciale ai comuni (articolo 5 del provvedimento) e viene parzialmente riconosciuta la facoltà di reclutare a tempo indeterminato il personale per la gestione dei servizi educativi e scolastici.