Piovono richieste di modifica anche per i segretari comunali sui quali, in sostanza, si cerca di impedirne la soppressione a vantaggio di un piu' blando "riordino" (gli emendamenti in tal senso arrivano dal M5S e dal Sel); partita da rivedere anche sui forestali che il testo licenziato da Palazzo Madama intende "assorbire" in un altro corpo di Polizia, e sulle funzioni di polizia provinciale.
Tra gli emendamenti depositati dal M5S ne spunta anche uno a firma Cozzolino che chiede il riordino del sistema di tutela previdenziale e assistenziale applicato al personale permanente in servizio nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco con l'equiparazione del trattamento economico concesso ai vigili del fuoco volontari a quello riconosciuto ai vigili del fuoco in servizio permanente in caso di infortunio gravemente invalidante o di malattia contratta per causa di servizio. Da segnalare anche diversi emendamenti per correggere il tiro sulla staffetta generazionale dato che, per come è stata formulata nel testo passato dal Senato, appare poco conveniente per il lavoratore (che potrà chiedere il part-time se vicino alla pensione ma dovrà pagarsi da solo il differenziale di contribuzione per la pensione piena).
Spulciando tra gli emendamenti c'è anche il tentativo di far salire sul treno della Delega il riordino della governance degli enti previdenziali pubblici e la proposta di numerosi deputati dem (Gnecchi e Damiano in primis) di allineare i limiti ordinamentali di carattere generale previsti per il collocamento a riposo dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche all'età prevista per la maturazione dei requisiti previsti per l'accesso alla pensione di vecchiaia. Sostanzialmente la misura preme per portare da 65 anni a 66 anni e 3 mesi il limite massimo di permanenza nelle Pa innalzando i limiti per il pensionamento d'ufficio.
Documenti: gli emendamenti depositati al Ddl sulla Pa