I Vigili del Fuoco hanno un nuovo contratto di lavoro, anche se a ben vedere è già scaduto, dato che si tratta del rinnovo del Ccnl 2019-21 in ritardo sui tempi. La firma è arrivata finalmente il 22 febbraio scorso a Roma, nella sede del Dipartimento della Funzione Pubblica, alla presenza dei ministri per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, dell’Interno Luciana Lamorgese e della Sottosegretaria all'Economia Maria Cecilia Guerra.
Si tratta della chiusura di un'importante trattativa della pubblica amministrazione che riguarda 35.000 lavoratori di personale non dirigente, a cui si sommano 1.600 unità di livello direttivo e dirigenziale. La firma del rinnovo dei Vigili del Fuoco segue quelle del comparto Funzioni Centrali e del comparto Difesa e Sicurezza arrivate tra dicembre e gennaio.
L'accordo prevede sia aumenti retributivi per il personale di tutti i livelli, sia novità per quel che riguarda gli istituti normativi tra i quali la cessione delle ferie tra dipendenti per motivi di cura di figli minori, la tutela della dipendente in caso di violenza di genere, le assenze per l'espletamento di trattamenti sanitari e la tutela del dipendente che segnala degli illeciti.
Ma vediamo nel dettaglio il contenuto del rinnovo contrattuale dei Vigili del Fuoco.
Rinnovo contratto Vigili del Fuoco 2019-21, gli aspetti retributivi
Il contratto 2019-21 prevede incrementi economici per il personale direttivo e non. Vediamo nello specifico la misura di questi aumenti.
Personale non dirigente. Il rinnovo prevede a regime aumenti del 4,26% rispetto al 2019, ovvero circa 117 euro lordi medi al mese in più, comprendendo le competenze accessorie (90,68 euro per il trattamento fisso e continuativo). Inoltre, sono previsti ulteriori aumenti con i 4 milioni di euro di risorse stanziate in Legge di bilancio 2022 per l'armonizzazione dei trattamenti economici con le altre forze di polizia.
Per quel che riguarda la struttura della retribuzione è prevista l'istituzione delle indennità di impiego operativo, di servizio operativo e di funzione tecnica e professionale, che sostituiscono precedenti voci di indennità. Nell'accordo è previsto l'aumento dell'indennità di rischio per il personale operativo e l'indennità mensile per i ruoli tecnico-professionali.
Personale direttivo. Aumenti del 4,26% sul 2019 anche in questo caso, pari a 153 euro medi lordi al mese (117,36 sul trattamento fisso).
Personale dirigente. incrementi retributivi sono presenti nel nuovo contratto anche per i 195 dirigenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sempre per una percentuale del 4,26% rispetto al 2019, in questo caso pari 346 euro medi lordi al mese (264,31 sul trattamento fisso).
Rinnovo contratto Vigili del Fuoco 2019-21, gli aspetti normativi
Sul piano normativo l'intesa prevede l'introduzione di istituti presenti anche negli ultimi rinnovi della pubblica amministrazione come il congedo solidale ovvero la possibilità delle ferie da un dipendente a un altro in caso di assistenza di figli minori per motivi di cura, tutela della lavoratrice vittima di violenza di genere e inserita in percorsi di protezione specifici, tutela in caso di assenze dovute a cure mediche, viste, esami specialistici, ecc.
Inoltre, di particolare novità è l'introduzione della tutela nei casi di cosiddetto whistleblowing, ovvero quando un dipendente segnala il verificarsi di illeciti.
Soddisfazione sulla firma dell'accordo è stata espressa sia da parte dei ministri firmatari, sia da parte dei sindacati. In quest'ultimo caso si segnalano peraltro gli impegni assunti dal governo in materia di introduzione della previdenza complementare anche per i Vigili del Fuoco.