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Esodati, ecco i requisiti per beneficiare della sesta salvaguardia
Il ddl consentirà ad ulteriori 32.100 lavoratori di mantenere le regole di pensionamento previgenti all'entrata in vigore della Riforma Fornero.
Kamsin E' iniziata ieri in Commissione Lavoro al Senato la discussione sul progetto di legge che estende i benefici in materia di deroghe al trattamento pensionistico in favore di ulteriori 32.100 lavoratori. Il ddl è stato approvato in prima lettura lo scorso 4 luglio alla Camera e dovrebbe ricevere il via libera del Senato in tempi relativamente brevi. Vediamo di riassumere quali sono le caratteristiche e chi potrà, potenzialmente, presentare domanda per fruire del beneficio.
Innanzitutto è bene menzionare quali sono i profili di tutela ammessi. Eccoli:
a) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011 i quali possano far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attivita', non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;
b) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;
c) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;
d) i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato per risoluzione unilaterale, nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;
e) i lavoratori che, nel corso dell'anno 2011, risultano essere in congedo ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del decreto legislativo n. 151 del 2001 e successive modificazioni, o aver fruito di permessi ai sensi dell'articolo 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992, e successive modificazioni;
f) i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato cessati dal lavoro tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, non rioccupati a tempo indeterminato;
g) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011, ancorche' al 6 dicembre 2011 non abbiano un contributo volontario accreditato o accreditabile alla predetta data, a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attivita' lavorativa nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attivita' lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;
h) i lavoratori collocati in mobilità ordinaria a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011, cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e che perfezionano, entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità, ovvero, anche mediante il versamento di contributi volontari, entro dodici mesi dalla fine dello stesso periodo, i requisiti previdenziali vigenti al 31.12.2011.
Le regole - Il ddl prevede che i soggetti di cui alle lettere a-g possono accedere al beneficio a condizione che la data di decorrenza del trattamento pensionistico (cioè comprensiva della finestra mobile) - calcolata secondo le vecchie regole pensionistiche - si apra entro e non oltre il 6.1.2016.
La tabella sottostante riepiloga pertanto, le date entro cui deve essere maturato un diritto a pensione, con la previgente disciplina, in modo da centrare la decorrenza della prestazione entro la data del 6 gennaio 2016.
Per i lavoratori di cui alla lettera h) si richiede invece il perfezionamento di un diritto a pensione con le vecchie regole di pensionamento entro la data di scadenza dell'indennità di mobilità. Dunque per questa categoria non è richiesto il vincolo di perfezionare la decorrenza entro il 6 gennaio 2016. Si potrà andare anche oltre tale data. Si precisa inoltre, e questa è la novità, che il lavoratore potrà, mediante il versamento dei contributi volontari, perfezionare un diritto a pensione anche entro i 12 mesi successivi alla scadenza dell'indennità stessa.
Per i lavoratori in questione si specifica inoltre che il trattamento pensionistico non potrà avere decorrenza anteriore alla data di entrata in vigore della legge in materia.
E' possibile verificare in anteprima il rispetto dei vari paletti tramite l'apposito programma realizzato da Pensioni Oggi (vai al software).
Le posizioni Disponibili - La numerosità delle posizioni disponibili suddivise per ciascun profilo di tutela è sintetizzata dalla tabella sottostante.
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Tasi, Per la Cgia in 2 capoluoghi su 3 l'imposta sarà piu' leggera dell'Imu
L'importo che i proprietari di prima casa pagheranno quest'anno con la Tasi rispetto a quanto hanno versato nel 2012 quando c'era l'Imu, in 2 Comuni capoluogo su 3 risultera' piu' "leggero" della vecchia imposta municipale. Kamsin A stimarlo la Cgia di Mestre, secondo cui in particolare pagheranno meno gli abitanti di Siena, Torino, Roma, Livorno e Brindisi.
"Ovviamente - tiene a precisare il segretario Giuseppe Bortolussi - il risultato che emerge da questo confronto e' ancora parziale, perche' non hanno ancora deliberato l'aliquota Tasi, o pubblicato la medesima sul sito del Dipartimento delle Finanze, almeno altri 25 Comuni capoluogo di provincia: tra i quali, realta' importanti come Bari e Palermo. Tuttavia, stando ai 76 Comuni dove e' stato possibile effettuare il confronto, il nuovo tributo sui servizi indivisibili sara', in almeno 49 casi, meno oneroso della vecchia Imu versata dai proprietari delle abitazioni principali nel 2012.
Soprattutto nelle grandi citta', i risparmi saranno di tutto rispetto: a Torino ammonteranno mediamente a 332 euro, a Roma a 319 euro, a Milano e a Genova a 174 euro e a Napoli a 165 euro". Dalla Cgia fanno sapere che i calcoli sono stati effettuati sulla rendita catastale media di ciascun Comune capoluogo di Provincia. Inoltre, si e' presa in considerazione un'abitazione di tipo civile (categoria catastale A2 che comunemente e' la piu' diffusa) e sono state rilevate le aliquote e le detrazioni presenti nelle delibere comunali pubblicate entro l'8 settembre 2014 sul sito del Dipartimento delle Finanze. Ovviamente, i risparmi o gli aumenti di imposta sono importi medi.
La situazione cambia in senso peggiorativo in presenza di figli o per rendite catastali piu' basse. Le maggiori detrazioni Imu infatti rendono il confronto con la Tasi sfavorevole per il contribuente. I proprietari di prima casa che rispetto a 2 anni fa subiranno i rincari maggiori sono quelli residenti a Verbania (+ 200 euro), a Mantova (+ 120 euro), a Prato (+ 117 euro), a Trieste (+ 100 euro), ad Ascoli Piceno (+ 85 euro) e a Lucca (+ 83 euro). Coloro che dal confronto Tasi/Imu godranno il maggior risparmio sono i proprietari di prima casa residenti a Siena: il vantaggio economico rispetto al 2012 sara' per ciascuno di loro di 374 euro.
Seguono i torinesi (- 332 euro), i romani (- 319 euro), i livornesi (- 277 euro) e i brindisini (- 260 euro). "Se teniamo conto che nel 2013 la quasi totalita' degli italiani non ha pagato l'Imu sulla prima casa, gli importi previsti dalla Tasi per l'anno in corso rischiano di mettere in seria difficolta' economica non poche famiglie, soprattutto a Bologna, dove il versamento medio si aggirera' attorno agli 867 euro. Meno pesante ma altrettanto impegnativa la situazione che si verifichera' a Genova, a Torino e a Milano, dove i proprietari dell'abitazione principale pagheranno rispettivamente 725, 716 e 624 euro", ha concluso tuttavia Bortolussi.
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Tasi 2014, ultimo giorno per le delibere dei comuni
Le aliquote sulla Tasi dei comuni che hanno deliberato tra i primi di giugno e il 10 settembre dovranno essere pubblicate sul sito del federalismo fiscale entro il 18 settembre. I contribuenti alla Cassa entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre.
Kamsin Oggi è l'ultimo giorno utile per le decisioni comunali sulla Tasi. I primi cittadini che non hanno deliberato entro lo scorso 23 Maggio dovranno inviare al Mef le delibere che fissano le aliquote per il tributo sui servizi indivisibili, aliquote che dovranno essere pubblicate nel portale del federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze entro il prossimo 18 Settembre.
E tra i contribuenti scatta l'allarme di nuovi interventi. Intervistato nel corso della trasmissione Porta a Porta, il premier ha annunciato nuovi interventi, spiegando che il Governo «metterà un limite alla tassazione, ci sarà una tassa sola e si saprà quanto costa». Un obiettivo che impone un ridisegno della Iuc, da varare con la legge di stabilità per l'anno prossimo, mentre per ora i contribuenti devono fare i conti conla Tasi che, parole di Renzi, «ci siamo trovati» ed è stata caraterizzata da «mancanza di chiarezza».
I contribuenti nei comuni che rispetteranno l'impegno entro oggi dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre. In questa situazione si trovano, ad esempio, i proprietari di casa di Milano e di Roma che hanno alzato il prelievo sulla prima casa al 2,5 per mille. In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale. Alla fine della scorsa settimana avevano ottenuto la pubblicazione dei documenti 4.752 municipi su 8.057, anche se molti altri Comuni hanno già votato le aliquote e il Mef avrà tempo sino al 18 Settembre per pubblicarle online.
All'appello però mancano ancora oltre 3mila amministrazioni che molto probabilmente non riusciranno a rispettare la scadenza. In questo caso i calcoli per i contribuenti si complicano. Il versamento del tributo è infatti rinviato al 16 Dicembre ed il pagamento avverrà in un'unica soluzione con l'aliquota standard dell'1 per mille. E se per l'abitazione principale il calcolo è semplice (e non prevede detrazioni), sugli altri immobili arrivano almeno due complicazioni. Prima di tutto, la somma di Imu e Tasi non può superare il 10,6 per mille, quindi toccherà ai contribuenti applicare l'aliquota della Tasi che rispetta questa regola: dove l'Imu è al 10 per mille, per esempio, la Tasi da pagare sarà lo 0,6 per mille. Se l'aliquota Imu è del 10,3 per mille la Tasi sarà dello 0,3 per mille. Inoltre, quando la casa è in affitto o comodato, il proprietario dovrà pagare il 90% del tributo, lasciando all'inquilino il restante 10%.
Rinvio al 16 Dicembre anche per i contribuenti i cui comuni abbiano deliberato sulla Tasi entro il 23 maggio. In questi comuni, infatti, i cittadini si sono già presentati alla cassa per versare l'acconto entro il 16 giugno (o in un'altra data fissata dal Comune). Sia che la delibera abbia subìto modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo avverrà entro il 16 dicembre.
Zedde
Terrorismo: Alfano, in Isis tra 10mila e 100mila uomini
- Roma, 9 set. - Tra i 10mila e i 100mila uomini. Queste le stime, ha riferito il ministro dell'Interno Angelino Alfano, degli appartenenti all'organizzazione Isis. "La maggior parte dei volontari stranieri In Siria e Iraq proviene dai Paesi circostanti - ha detto Alfano - una parte sono ceceni. Si parla di presenza di molti occidentali, ma le stime sono oscillanti, e' difficile avere notizie certe".
Il titolare del Viminale, inoltre, afferma che sono 48 le persone transitate dal nostro Paese per recarsi in Siria; solo 2 sono di nazionalita' italiana: uno e' Giuliano Del Nevo, morto ad Aleppo nel giugno 2013 e l'altro e' un marocchino naturalizzato italiano.
"Non sono stati segnalati rischi dell'arrivo di esponenti di Isis tra gli immigrati, "ma non si sottovaltua nulla, non si puo' escludere la possibilita'".