Bernardo Diaz

Bernardo Diaz

Bernardo Diaz, dottore commercialista collabora con PensioniOggi.it dal novembre del 2015.  

Le spese per i test di accesso alle università sono detraibili ai fini irpef. Si può usufruire del bonus mobili anche pagando la fattura con il bancomat o la carta di credito mentre è possibile pagare il canone di locazione anche in contanti versando l’importo dovuto su una carta di credito del locatario.  Può fare il modello 730 anche il contribuente senza sostituto d’imposta che ha percepito nel 2013 compensi per lavori socialmente utili.

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Sono le principali risposte date dall’Agenzia delle entrate alle domande degli utenti pubblicate nei giorni scorsi con l'avvicinarsi delle scadenze fiscali.

Tra le più importanti precisazioni fornite dalle Entrate figura l’apertura alla possibilità di scaricare dall’irpef le spese per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi universitari nella misura del 19% dell’importo sostenuto. Dopo aver più volte chiarito che per fruire del c.d. bonus arredi non è vincolante il pagamento del fornitore tramite bonifico bancario, l’Agenzia delle entrate risponde poi favorevolmente a un quesito con il quale si chiedeva la possibilità di pagare le fatture di acquisto attraverso il bancomat o la carta di credito. Per questi tipi di pagamento la data di pagamento utile ai fini della detrazione è individuata nel giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso.

Le Entrate hanno anche precisato che il canone di locazione potrà essere corrisposto al locatore anche tramite il versamento su una carta prepagata allo stesso intestata (tipo PostePay o simili). I pagamenti di somme inferiore a 1.000 euro possono essere effettuati anche in contanti ma è però necessaria una prova documentale da cui emerga che il trasferimento di contanti è giustificato dal pagamento del canone di locazione.  Per quanto riguarda invece l'attestato di prestazione energetica nei contratti di locazione abitativa l’Agenzia delle entrate ha chiarito che non è necessario allegare al contratto stesso l’attestazione di prestazione energetica dell’edificio (c.d. Ape). È tuttavia necessario inserire nel contratto una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, relativa alla suddetta attestazione.

Per quanto riguarda il modello 730 l'agenzia precisa che possono farvi ricorso anche i contribuenti che nel 2014 non hanno un sostituto d’imposta ma che nel 2013 hanno percepito somme per lavori socialmente utili. In casi del genere si potrà utilizzare il modello 730 anche in assenza del sostituto d’imposta presentando il modello a un Caf o a un professionista abilitato e indicando nella casella «730 senza sostituto» del frontespizio la lettera «A» e barrando nel riquadro «Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio» la casella «Mod. 730 dipendenti senza sostituto». Chiarita anche la collocazione all’interno del modello 730/2014 del contributo di solidarietà di cui all’articolo 2, comma 2, del dl n. 138/2011, che deve essere indicato nella Sezione V, rigo C14.

Con la vittoria netta del Pd, che si appresta a superare il 40% dei voti, l'elettorato ha dato sostanzialmente la fiducia alla strada intrapresa dal Premier. E' questo quanto emerge dal voto per le europee tenutosi ieri.

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L'attività di governo quindi può ricominciare da oggi e dovrebbe subire una forte accelerata. Il primo passo potrebbe esserci già giovedì con il varo in Consiglio dei ministri di alcuni decreti attuativi della delega fiscale. Almeno stando alle intenzioni di Renzi che vorrebbe attuare la Riforma del Fisco entro questo mese.  Se così fosse, i contribuenti potrebbero assistere già questa settimana alla nascita del 730 precompilato, una delle misure che piu' sta a cuore all'ex sindaco di Firenze, affiancato probabilmente dalla riforma del catasto. E poi c'è da definire la questione sulla Tasi per i comuni ritardatari.
Ma a tenere banco sarà la Riforma della Pubblica amministrazione che il Pd vorrebbe portare a termine entro Giugno. La data chiave sarà il prossimo 13 giugno quando si terrà il Cdm per il via libera alla Riforma che prevederà l'istituzione del ruolo unico della dirigenza, l'abolizione del trattenimento in servizio, prepensionamenti, mobilità obbligatoria e staffetta generazionale.

Nello specifico Renzi e il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia dovrebbero procedere all'abolizione del trattenimento in servizio, che libererebbe 10mila posti da qui al 2018 secondo il governo, l'utilizzo dell'esonero per chi si trova a 4/5 anni dalla pensione, con il riconoscimento di metà assegno e contribuzione piena per favorire l'uscita dei lavoratori piu' prossimi alla pensione. Un uso piu' incisivo della  mobilità volontaria e obbligatoria; la riforma della dirigenza, con il ritorno al ruolo unico e il superamento delle fasce con la massima mobilità anche per i dirigenti i cui contratti sarebbero rigorosamente a termine e per i quali è prevista la licenziabilità.


La data chiave sarà il 16 ottobre, anche se serve ancora una conferma ufficiale da parte del governo. Conferma che non c'è stata nel Consiglio dei ministri che si è tenuto questa settimana, causa la tornata elettorale di oggi.

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Sarà molto probabilmente questa la nuova data per gli acconti della Tasi su seconde case, negozi, capannoni, alberghi, uffici (cioè tutti gli immobili diversi dalle abitazioni principali) nei Comuni che non hanno approvato le aliquote entro venerdì scorso.

Il 16 Ottobre si verserà l'acconto e il 16 Dicembre il saldo. Non cambieranno invece le regole sulle abitazioni principali che pagheranno, nei Comuni "senza delibera", la Tasi sull'abitazione principale tutta al 16 dicembre, assieme al saldo sugli altri immobili e sull'Imu.

E' quanto ha affermato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa che ha fatto il punto sui primi 80 giorni di governo dopo aver raggiunto un accordo "verbale" con il presidente dell'Anci Piero Fassino che era stato proprio il primo ad aver sdoganato la data del 16 ottobre.

Renzi esclude un rinvio generalizzato, esteso cioè a tutti i contribuenti, anche dove le delibere sono già state votate: "il governo non ha previsto nessun tipo di rinvio, ma ha solo consentito di andare a ottobre ai comuni che vogliono evitare di scegliere l'aliquota per motivi elettorali e per aspettare i nuovi sindaci".

Credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Il Decreto Legge per la tutela del Patrimonio Culturale, lo Sviluppo della Cultura e il Rilancio del Turismo, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e contiene importanti misure per favorire il Mecenatismo Culturale (si tratta del cd. Art Bonus, il progetto Grande Pompei - la Reggia di Caserta e le Fondazioni liriche.

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Inoltre al fine di attrarre investimenti esteri in Italia nel Settore della Produzione Cinematografica, il Cdm ha innalzato da 5 a 10 milioni di euro il limite massimo del credito d’imposta per le Imprese di Produzione Esecutiva e le Industrie Tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri.

Il Decreto in pratica, "rivoluziona" il rapporto tra il pubblico e il privato nel mondo della cultura. La prima norma del provvedimento, spiega ancora Franceschini, è "l'art bonus (il riferimento è all'ecobonus): oggi abbiamo un sistema di incentivi fiscali per le donazioni quasi nullo, ebbene adesso ci mettiamo a fianco della Francia con sistema di incentivi fiscali a favore del mecenatismo". Inoltre è previsto un bonus fiscale del 30% per la digitalizzazione delle imprese ricettive e per il restauro degli alberghi fino a tre stelle.

Il DL prevede anche misure per la tutela dell'Area Archeologica di Pompei, come l'assunzione di 20 progettisti a tempo determinato e innalza da cinque a dieci milioni il "tax credit cinema"; "Il limite di 5 milioni - chiarisce Franceschini - ha impedito alle grandi Produzioni Straniere di venire nel nostro Paese, lo alziamo a dieci milioni per ogni Impresa, per attrarre quelle Produzioni con un vantaggio fiscale".

Inoltre sarà rivoluzionata anche l'Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo: "L'Enit oggi è inadeguata per le esigenze del Turismo Italiano. Abbiamo previsto un commissario che procederà alla liquidazione di Promuovi Italia e riorganizzerà l'Enit per creare uno strumento di promozione turistica adeguato e efficiente".  Commissario in arrivo anche per la Reggia di Caserta: "La Reggia di Caserta è per il 20% struttura museale e per  il restante 80% occupato da altre funzioni, prevediamo la nomina di un commissario per affrontare la situazione".

Quanto all'equiparazione dell'Iva fra libri ed e-book, il Ministro della Cultura assicura che la questione verrà affrontata in sede Ue, durante il semestre italiano di presidenza, le norme infatti ancora non ci sono; nei giorni scorsi erano circolate alcune bozze del DL Cultura che comprendevano invece questo provvedimento. "Attualmente l'Iva sui libri è al 4% mentre gli e-book pagano il 22% perché la Normativa Europea non prevede aliquote intermedie - dice Franceschini - abbiamo valutato l'impossibilità di portare tutto al 4% e una riduzione al 10% farebbe scattare il procedimento d'infrazione Ue. La Francia ha abbassato al 7% e sono finiti volutamente in procedura d'infrazione. La provocazione francese c'è già stata e ci aiuterà a porre la questione sul tavolo Europeo".

E' previsto inoltre un Credito d'Imposta del 30% per le spese sostenute dal sistema delle Strutture Ricettive per la loro Digitalizzazione. "Abbiamo purtroppo un ritardo da colmare; questa misura consentirà agli alberghi  con l'offerta online di avere un incentivo per la loro digitalizzazione", ha detto il Ministro Franceschini.

Dopo la decisione dell'esecutivo di rinviare l'appuntamento a settembre nel pagamento della Tasi appare utile fare chiarezza: per far scattare gli acconti di giugno, le delibere della Tasi devono essere approvate dal consiglio comunale entro il 23 maggio e pubblicate dal censimento ufficiale del dipartimento Finanze entro il 31 maggio. Quindi le decisioni approvate dai Comuni dal 24 maggio in poi non porteranno al pagamento di giugno. Nei Comuni che decidono in tempo, e che si vedono pubblicare la delibera dalle Finanze entro il 31 maggio, i versamenti della Tasi saranno sempre da effettuare entro il 16 giugno facendo i calcoli sulla base delle aliquote deliberate. Ciò vale sia per le abitazioni principali che per gli altri immobili.

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Nei Comuni in ritardo invece la data di pagamento dell'imposta delle abitazioni principali sarà diversa da quella degli altri immobili. Per le prime, infatti, la Tasi si verserà tutta a dicembre, come deciso nel decreto salva Roma-ter (articolo 1, comma 1, lettera b del Dl 16/2014); per gli altri immobili (seconde case, negozi, capannoni e così via), invece, si pagherà l'acconto a settembre, con le aliquote nel frattempo decise dai Comuni, e il saldo a dicembre. Due appuntamenti quindi per le abitazioni diverse da quelle principali che pagheranno a Settembre e a Dicembre; un solo appuntamento per le abitazioni principali. Nulla cambia invece per l'Imu, perché nell'imposta municipale l'acconto rimane a giugno e si prevede che sia sempre calcolato sulla base delle aliquote 2013.

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