La carta RdC non potrà essere usata per pagare giochi con vincite in denaro o altre utilità; noleggio e leasing di navi, imbarcazioni da diporto e servizi portuali; armi; materiale pornografico; servizi per adulti, finanziari, creditizi, di trasferimento denaro, assicurativi; gioielli; pellicce; acquisti presso gallerie d’arte e affini o in club privati. La carta non potrà inoltre essere usata all’estero e per acquisti online o tramite direct- marketing. Lo stabilisce il decreto a firma del ministro del lavoro e di quello dell'economia, prot. n. 1161/2019, pubblicato ieri nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del lavoro.
Il provvedimento, che disciplina le modalità di uso del reddito di cittadinanza, lascia invece invariati i limiti mensili di prelievo di contante (100 euro, da adeguare in caso di nuclei familiari con più di una persona) e la possibilità di fare un bonifico mensile per pagare il canone di locazione (massimo 280 euro mensili) o la rata di mutuo (massimo euro 150) della casa di abitazione.
I limiti
La Carta RdC è lo strumento attraverso cui viene erogato ai beneficiari il reddito di cittadinanza in sostituzione dal 1° aprile 2019 del Reddito di Inclusione. In sede di prima attuazione, l'emissione sta avvenendo tramite il servizio già affidato alle Poste per la Carta acquisti. Il decreto, previsto dal comma 6 dell'art. 5 del dl n. 4/2019, convertito dalla legge n. 26/2019, disciplina la Carta RdC proprio come un'evoluzione della Carta acquisti. Infatti il Decreto Interministeriale consente l'utilizzo della Carta RdC per l'acquisto dei beni già previsti con la Carta Acquisti (ovvero i generi di prima necessità, quelli alimentari e il pagamento delle bollette), nonché per ogni altra esigenza dei beneficiari, fatta eccezione di quelle legate all'acquisto dei seguenti beni e servizi:
- giochi con vincite in denaro o altre utilità;
- noleggio e leasing di navi, imbarcazioni da diporto e servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico;
- servizi per adulti, finanziari, creditizi, di trasferimento denaro, assicurativi;
- gioielli;
- pellicce;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini o in club privati.
A tal fine, stabilisce inoltre il decreto, il gestore del servizio (Poste) è tenuto a inibire l'utilizzo della Carta RdC in tutti quegli esercizi adibiti prevalentemente o significativamente alla vendita dei beni e servizi censurati.
Peraltro, rinvia a un atto aggiuntivo al contratto di gestione del servizio integrato della Carta acquisti allo scopo di individuare i merchant category code (MCC) da disabilitare. Il decreto, ancora, stabilisce che il gestore del servizio (le Poste) è tenuto a inibire anche l'uso della Carta RdC all'estero e per gli acquisiti online o mediante servizi di direct-marketing.
Documenti: Il testo del decreto interministeriale