cumulo casse professionali
- bologna2
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completamente d'accordo con tè, da oltre 13 mesi INPS, PATRONATI, SINDACATI, CASSE PRIVATE, UFFICI PERSONALE ECC ECC ECC... si fanno di nebbia alla parola cumulo.
Cosa consigli di fare? qualsiasi cosa sono con tè invece che 800 saremo in 2 ma potremo crescere e se cominciano a discutere su
1) di che colore dovrà essere inchiostro per firma (rosso, blu, nero)
2) se firmare con nome e cognome o cognome e nome
3) se le casse firmeranno in ordine alfabetico, sorteggiando la lettera, a seconda del numero di iscritti, a seconda del numero dei pensionati attuali o futuri
4) ecc ecc ecc
forse fra 3-4 anni saremo ancora qui a dire ...ma perchè non FATE di più....ma perchè non AVETE più visibilità......ecc ecc sembra tanto...andate avanti voi che a me mi scappa da ridere.
Scusami ma capirai che dopo aver sbattuto contro un muro omertoso da 14 mesi, se qualcuno ha qualcosa da proporre, sono il primo a darti ragione.
Quelli che vogliono capire...poi decideranno...poi ci pensano....poi chiedono all'amico....poi l'amico ha detto che....poi bisogna essere in molti...poi non mi piace quello a detto tizio ecc ecc eccc....oramai mi hanno stancato. NON SI RENDONO CONTO CHE QUESTO MECCANISMO DI PERENNE ATTESA è QUELLO CHE CI HA PORTATO A QUESTO PUNTO???
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- Nicolett
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Adriano 56 ha scritto: Buongiorno a Tutti,
se possibile vorrei rientrare sull'argomento principale e cercare di comprendere meglio la possibile evoluzione.
Primo problema : cumulo ancora inapplicato dopo 15 mesi (quindi non si pagano pensioni e arretrati).
Secondo problema : il conteggio effettuato da quasi tutte le Casse privatizzate è fortemente penalizzante e comunque tale da disattendere completamente la normativa generale sul cumulo (quindi chi va in pensione in cumulo ha trattamenti uguali o peggiori rispetto alla totalizzazione).
Terzo problema : la carriera divisa su Enti previdenziali diversi comporta penalizzazione con tutti. Ne consegue una differenza di trattamento (metodo di calcolo, anzianità ed età) tra chi ha unica Previdenza (es. INPS) rispetto a chi ha più Enti (quindi non tutti i Cittadini sono uguali di fronte alla Legge).
Non mi stupisco dell'atteggiamento delle Casse (vergognoso) persino peggiore di quello dell'INPS, ma mi colpisce profondamente la mancata vigilanza del Ministero del Lavoro che ignora la questione, lavandosene le mani.
Riguardo a quanto sopra il Comitato Cumulo ha avviato iniziative di diversa natura.
Mi interesserebbe però capire concretamente quali siano le azioni che si intende ora intraprendere riguardo al secondo ed al terzo problema (ai quali sono più interessato) ovvero se si voglia intentare azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, legali o quant'altro.
Questo per comprendere se la strada che sto percorrendo qui è quella che veramente intendo fare oppure se gli obiettivi siano parzialmente differenti.
In ultimo mi chiedo come sia possibile che, se vengono stimati ben 70.000 persone interessate al cumulo, solo 800 (circa) abbiano aderito al Comitato? Forse i numeri non sono quelli oppure moltissimi di questi trovano soluzione in altri modi (ricongiunzione, totalizzazione, ecc.).
Certamente dal mio punto di vista l'azione del Comitato è lodevole e meritoria, perchè allora così poche adesioni?
Se qualcuno ha delle risposte sarei molto grato.
Adriano, l'iscrizione al comitato di soli 800 professionisti è il mio grande cruccio. Secondo me ha diverse connotazioni: 1) su di noi è stata stesa una vera cortina mediatica, nessun organo di stampa (unica eccezione la redazione di PensioniOggi) ha dedicato un solo rigo al comitato 2) la platea dei potenziali interessati al cumulo è sempre stata artatamente amplificata dalle casse e dall'Inps, per creare allarmismo, con dati assolutamente fasulli (Oliveti a marzo 2017 parlava di un milione di professionisti che si sarebbero avvalsi del cumulo). Oggi Boeri scende a 700.000 che è un dato solo teorico (comprende anche chi ha solo riscattato il militare ad es.) e coloro che si sono laureati dopo i 27 anni e che andranno via con la pensione di vecchiaia (che cambia di poco le cose) o ancora chi non ha fatto il riscatto degli anni universitari. Pertanto è un numero che ritengo vada dimezzato, 350.000. I sabotaggi poi vergognosamente effetttuati in questi 15 mesi hanno in grande parte svuotato la portata del cumulo, per alcune casse è ritornata più "conveniente" la vecchia totalizzazione. Equesto con la complicità (quale altro termine usare?) dei ministeri vigilanti, uno in particolare, il perito, che si è sistematicamente abbassato le mutande di fronte al pressing di Oliveti e di Santoro.
Rimaniamo in ogni caso molto pochi, siamo andati avanti solo con il tam tam. ma ognuno di noi avrebbe potuto fare di più, interessando il collega di stanza, telefonando ai colleghi del corso di laurea.
Lunedì abbiamo una grande occasione, con ogni probabilità parleranno di noi a livello nazionale, speriamo bene.
In merito alle iniziative legali, sto per partire per Roma per avere un ultimo incontro con un ultimo studio legale, dopodiche potremo entrare nel dettaglio delle azioni da intraprendere dal punto di vista giudiziario. A presto.
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- Adriano 56
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se possibile vorrei rientrare sull'argomento principale e cercare di comprendere meglio la possibile evoluzione.
Primo problema : cumulo ancora inapplicato dopo 15 mesi (quindi non si pagano pensioni e arretrati).
Secondo problema : il conteggio effettuato da quasi tutte le Casse privatizzate è fortemente penalizzante e comunque tale da disattendere completamente la normativa generale sul cumulo (quindi chi va in pensione in cumulo ha trattamenti uguali o peggiori rispetto alla totalizzazione).
Terzo problema : la carriera divisa su Enti previdenziali diversi comporta penalizzazione con tutti. Ne consegue una differenza di trattamento (metodo di calcolo, anzianità ed età) tra chi ha unica Previdenza (es. INPS) rispetto a chi ha più Enti (quindi non tutti i Cittadini sono uguali di fronte alla Legge).
Non mi stupisco dell'atteggiamento delle Casse (vergognoso) persino peggiore di quello dell'INPS, ma mi colpisce profondamente la mancata vigilanza del Ministero del Lavoro che ignora la questione, lavandosene le mani.
Riguardo a quanto sopra il Comitato Cumulo ha avviato iniziative di diversa natura.
Mi interesserebbe però capire concretamente quali siano le azioni che si intende ora intraprendere riguardo al secondo ed al terzo problema (ai quali sono più interessato) ovvero se si voglia intentare azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, legali o quant'altro.
Questo per comprendere se la strada che sto percorrendo qui è quella che veramente intendo fare oppure se gli obiettivi siano parzialmente differenti.
In ultimo mi chiedo come sia possibile che, se vengono stimati ben 70.000 persone interessate al cumulo, solo 800 (circa) abbiano aderito al Comitato? Forse i numeri non sono quelli oppure moltissimi di questi trovano soluzione in altri modi (ricongiunzione, totalizzazione, ecc.).
Certamente dal mio punto di vista l'azione del Comitato è lodevole e meritoria, perchè allora così poche adesioni?
Se qualcuno ha delle risposte sarei molto grato.
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- momino56
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