cumulo casse professionali

Ciao a Tutti,
leggo con sconcerto le vicende che continuano a susseguirsi.
Capisco che emergono due problematiche :
a) da un lato quasi nessuno vorrebbe applicare il cumulo correttamente (vedasi INARCASSA ed altri) che non vogliono riconoscere il pro rata ante 2012 penalizzando anche ulteriormente rispetto alla mera totalizzazione; (questa secondo me è la prima causa delle lungaggini con obiettivo di disinnescare gli effetti della Legge con manovra congiunta INPS- e Casse+)
b) dall'altro lato oggi INPS e Casse stanno litigando per costi bancari e di istruttoria che certamente saranno molti ma che sulle singole persone sono sicuramente di debole entità (il costo istruttoria "una tantum" (65 euro) e gli eventuali bonifici online pochi centesimi.
certo, la soluzione più semplice sarebbe quella di accollarsi l'istruttoria ed oneri bancari direttamente, ma mi sembra assai poco corretto.
Con una situazione tanto tesa non mi stupisco che ogni semplice protesta non trovi riscontro.
Resto quindi dell'idea dell'azione legale precisando tuttavia che a mio parere il cuore del problema è la forma del cumulo ed il conseguente calcolo del corrispettivo.
Mi chiedo infatti se, dopo che il meccanismo di accreditamento sarà avviato ed il cumulo verrà reso operante, sarà ancora possibile avere rettifiche o modificazioni,specialmente per chi ha già accettato.
Ritengo in ultimo che, pur non essendo un legale, che la questione vada affrontata in sede amministrativa (impugnazione modifiche regolamentari) e civile (tribunale del lavoro o ordinario) piuttosto che penale in quanto è estremamente improbabile che da azioni penali si trovi qualche precisa responsabilità personale da coprire.
Rinnovo quindi l'invito a dar corso alle azioni in tal senso, senza ulteriori indugi.

SEAN ha scritto: ARTICOLO DI ITALIA OGGI DEL 14/03/18

Da quanto scritto su italia oggi credo che non possa piu' procrastinarsi una circostanziata denuncia alla procura della repubblica:

-se e' vera la notizia riportata ne discende che le casse stanno eludendo l' applicazione di una legge dello stato per un vantaggio proprio a danno degli aventi diritto alla pensione ( abuso di ufficio), esercitando indebite pressioni sull' INPS;

-se la notizia e' falsa italia oggi la riporterebbe al solo fine di aumentare le vendite ( una platea di circa 700.000 interessati), quindi per un proprio vantaggio economico, andando ad alterare i rapporti che si sono istaurati tra l' INPS e le casse, di modo da sorreggere le richieste economiche di queste ultime ( chissa' se con l' appoggio anche di qualche barone dell' INPS), e cercando di attivare le reazioni dei pensionandi, creando a questi ultimi ulteriore danni anche di tipo morale, oltre a quelli ingentissimi economici.

SEAN, domani abbiamo un altro incontro con un ultimo studio legale...chiederemo anche come andrà impostata la denuncia e su quali basi. Tra l'altro in occasione dell'assemblea che abbiamo tenuto a Roma il 13 gennaio gli avvocati presenti ci dissero: non si può dare seguito alla richieste di risarcimento danni fintanto che non venga firmata la convenzione, nè pretendere l'acconto del 90%. Ebbene, ormai la convenzione quadro data ormai 23 giorni, fra una settimana possono partire le prime potenziali cause (almeno di chi ha fatto preventiva diffida, e siamo almeno 15)

ARTICOLO DI ITALIA OGGI DEL 14/03/18

Da quanto scritto su italia oggi credo che non possa piu' procrastinarsi una circostanziata denuncia alla procura della repubblica:

-se e' vera la notizia riportata ne discende che le casse stanno eludendo l' applicazione di una legge dello stato per un vantaggio proprio a danno degli aventi diritto alla pensione ( abuso di ufficio), esercitando indebite pressioni sull' INPS;

-se la notizia e' falsa italia oggi la riporterebbe al solo fine di aumentare le vendite ( una platea di circa 700.000 interessati), quindi per un proprio vantaggio economico, andando ad alterare i rapporti che si sono istaurati tra l' INPS e le casse, di modo da sorreggere le richieste economiche di queste ultime ( chissa' se con l' appoggio anche di qualche barone dell' INPS), e cercando di attivare le reazioni dei pensionandi, creando a questi ultimi ulteriore danni anche di tipo morale, oltre a quelli ingentissimi economici.

Caro Maurizio,
innanzitutto mi fa molto piacere risentirti, vedi di non sparire di nuovo. Volevo informarti che stamattina ho immediatamente scritto a Boeri, sentiti anche gli altri scritti, e forse per la prima volta ho davvero perso le staffe, infatti noterai che il tono è decisamente cambiato rispetto ai miei soliti scritti. Ho poi inoltrato la stessa mail a tutte le casse, alla Cosmed, alle principali OO.SS. al Direttore TG3 Lazio, e Luciano mi ha aiutato inviandola alle principali testate nazionali e tv. ecco il testo della mail:

Comitato 'Cumulo e casse professionali' <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>
10:51 (6 ore fa)
a tito.boeri, Di
Gentilissimi,

con la presente intendiamo informare la massima dirigenza Inps che il popolo dei professionisti italiani, portati all'esasperazione per ormai quasi 15 mesi, da un comportamento inqualificabile e ingiustificabile da parte di tutti gli attori di questa pagina nerissima della previdenza italiana (ovviamente ci riferiamo anche alle casse professionali e ai ministri competenti) che lunedì 19 marzo si svolgerà davanti alla sede Inps in via Ciro il Grande una manifestazione di protesta con un sit-in, pacifico ma fermo, che si spera abbia la massima diffusione mediatica.

E questa azione era stata programmata ancor prima di leggere sulle note di stampa odierne che il motivo di questo ulteriore ritardo è legato alla questione dei 65 Euro. Vi ricorderete che nella mia ultima mail avevo riportato la notizia del paventato ricorso al TAR di Inarcassa, contraria (e quando non lo è?) a sobbarcarsi questo obolo, che puzza, come tante altre situazioni di questi 15 mesi, di ennesimo pretesto per perdere tempo. Andatevi a rileggere la mia ultima mail.

A nome di tutti i colleghi iscritti al comitato (siamo 800) vi preannuncio che qualora lo sblocco di questa melina odiosa e insopportabile non si avrà in tempi brevissimi, sporgeremo formale denuncia penale all'Autorità Giudiziaria. La misura è colma. Cordialmente, Marco Nicoletti.

Mi sono permesso di scrivere questa nota per il presidente



Al presidente Inps
Al presidente Adepp
Pc. Al Ministero del Welfare
Al presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Repubblica

Leggiamo con sconcerto un articolo di un organo di stampa odierno relativo a ulteriori presunti ritardi sulla applicazione della legge 232 /2016 art. 1 comma 195 (legge di bilancio 2017) .
Premesso che in data 20 febbraio in conferenza stampa congiunta, dai Presidenti Inps (Tito Boeri ) e Adepp era stato annunciato l’accordo per la stipula delle convenzioni per l’applicazione della legge 232/2016, e che una Cassa professionale ( Enpam) aveva tempestivamente inviato in data 23 febbraio l’adesione alla stipula della convenzione ( decisa con delibera del CDA Enpam del 21 febbraio)
Premesso che il Presidente Inps aveva preannunciato, nella medesima sede, la attivazione della piattaforma informatica comune tra gli enti aderenti alla convenzione entro “una decina di giorni”
Considerato che ormai è passato quasi un mese e di tale promessa non si vede seguito, con la logica conseguenza che è lecito presumere che il presidente Inps non è capace di condurre i propri uffici ad adempiere ai suoi desiderata o annunci
Considerato altresì che l’articolo di stampa mette in dubbio l’applicazione di tale accordo per ulteriori complicazioni non previste in quella conferenza stampa , che si presumeva al massimo livello di responsabilità
Crediamo che i rappresentanti di quell’accordo non abbiano preso in considerazione tutti gli elementi necessari. Peccando di superficialità negligenza e imperizia. A loro dovrebbero essere applicate le stesse norme del codice civile e penale cui noi siamo stati sottoposti per 40 e più anni della nostra carriera. Che a buona memoria cito dal codice civile.
Negligenza: trascuratezza, mancanza di sollecitudine ovvero di un comportamento passivo che si traduce in una omissione di determinate precauzioni (medico che dimentica una garza o un ferro chirurgico nell’addome del paziente o non controlla la data di scadenza del farmaco usato)
Imperizia: insufficiente attitudine a svolgere un’attività che richiede specifiche conoscenze di regole scientifiche e tecniche dettate dalla scienza e dall’esperienza, pertanto identificabile con una preparazione insufficiente, assenza di cognizioni fondamentali e indispensabili per l’esercizio della professione medica. Ovviamente legata al differente grado di qualificazione del soggetto ed ai caratteri con cui si manifesta la malattia, di assoluta normalità ed evidenza ovvero di caso eccezionale.
Aspettiamo le dimissioni di chi non riesce a condurre le proprie aziende secondo i propri desiderata.
A iniziare dai Presidenti

Da italia oggi (14.03.2018)
Cumulo (gratuito) dei contributi impantanato a causa dei costi: l’Inps non accetta, infatti, il «niet» delle Casse, disposte sì a pagare le commissioni bancarie, ma non a farsi carico degli oneri di gestione delle pratiche. E bussa, in cerca (presumibilmente) di appoggio giuridico, alle porte del ministero del welfare. È questo l’ultimo capitolo della trattativa in corso (da oltre un anno) fra l’Istituto pubblico e gli Enti dei professionisti per l’applicazione del cumulo non oneroso della contribuzione previdenziale frutto di carriere «spezzate», stabilito da una norma della legge di bilancio per il 2017 (236/2016).

ciao a tutti,molto scoraggiata..ho aderito alla nuova associazione,e volevo chiedere a Nicolett se gli estremi per inviare il contributo (50+50 euro vero?)sono quelli della Post a pay inviati in precedeza.Devo mettere causale particolare?