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Naspi, l'Aspi riduce la durata della nuova disoccupazione
Ai fini del calcolo della durata della Naspi non possono essere computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle precedenti prestazioni di disoccupazione.
Riforma Pensioni, resta da sciogliere il nodo risorse per flessibilità e reddito minimo
Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha riproposto l'ipotesi di un contributo sulle pensioni retributive in essere oltre un determinato importo per assicurare sostenibilità al sistema previdenziale e garantire un'adeguata copertura a quegli elementi di flessibilità dell'uscita dal lavoro.
Riforma Pensioni, Sel: sino a 5 anni di contributi per gli ultracinquantenni disoccupati
Depositata alla Camera la proposta di Sinistra Ecologia e Libertà per aiutare i lavoratori disoccupati a perfezionare i requisiti per il pensionamento
Decreto Pensioni, La Camera valuta il potenziamento della base di calcolo per i rimborsi
I trattamenti interessati dal blocco dell'indicizzazione saranno rivalutati in una forchetta ricompresa tra il 40 ed il 10% per il biennio 2012-2013. Resta il congelamento oltre i 2800-2900 euro.
Congedi parentali, si ampliano le tutele con il Jobs Act. Ecco come cambiano
Le misure sono contenute nel decreto attuativo del Jobs Act che sarà licenziato questa settimana in via ufficiale dal Governo.
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Riforma Pensioni, Ncd deposita ddl per flessibilizzare il perfezionamento dei requisiti contributivi
E' stato depositato alla Camera il Disegno di Legge promosso dall'ex ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, per introdurre maggiore flessibilità nel versamento volontario dei contributi, del riscatto e del ricorso alla totalizzazione.
Pensioni, Governo pronto al confronto. Damiano: rivedere meccanismo rimborsi ed esodati
Il Presidente della Commissione Lavoro della Camera si dichiara ottimista anche di una possibile apertura del Governo sulla Riforma della Scuola.
Tasi 2015, resta l'incognita sull'acconto per gli assegnatari degli alloggi sociali
Molti comuni hanno esentato espressamente gli assegnatari degli immobili IACP a canone sociale dal versamento della quota sulla Tasi.
Opzione Donna, la pensione a 57 anni è incompatibile con l'Aspi
L'Inps sta chiedendo il rimborso degli assegni di disoccupazione corrisposti se sono stati gia' maturati i requisiti per conseguire la pensione con la cd. opzione donna.
Kamsin Continuano a giungerci segnalazioni sull'incompatibilità dell'Aspi con l'opzione donna. Dopo le prime lettere che avevamo raccolto ad inizio anno da alcuni lettori e lettrici, anche gli operatori del settore hanno denunciato l'accaduto con una certa incredulità. La questione è ormai nota ed è bene quindi che gli interessati sappiano a cosa vanno incontro qualora, titolari dell'assegno di disoccupazione (Aspi o Nuova Aspi che sia), facciano domanda per la pensione con l'opzione donna in "ritardo" rispetto alla prima data utile di decorrenza della pensione magari spinti dalla prossima chiusura di questo regime (che scade il 31 dicembre 2015).
La regola applicata dalla Circolare Inps 180/2014 indica che non è possibile percepire l'assegno di disoccupazione se la lavoratrice abbia già maturato i requisiti per l'ottenimento della pensione con il regime sperimentale. In pratica tutto il periodo di Aspi goduto successivamente alla prima finestra utile per la pensione deve essere restituito dalle interessate. Per comprenderlo basta dare uno sguardo alla seguente grafica che esemplifica quattro diverse situazioni. In tutti e quattro i casi ipotizziamo che lavoratrice abbia maturato i requisiti per l'opzione donna nel marzo 2013 e, pertanto, avrebbe avuto diritto alla pensione dal 1° Aprile 2014 (stante il regime delle finestre). In tutti e quattro i casi la lavoratrice ha perso il lavoro involontariamente ed ha fatto domanda per l'Aspi, conseguendo l'assegno di disoccupazione.
Nei casi A,B e D la lavoratrice non ha però fatto domanda di pensione subito per centrare la prima decorrenza utile (1° aprile 2014), ma ha preferito aspettare un certo periodo di tempo prendendo l'Aspi (mettiamo per 12 mesi), magari per vedere se aveva modo di trovare un'altra occupazione ed evitare di accettare una riduzione dell'assegno pensionistico molto ingente e permanente, frutto del ricalcolo con il sistema contributivo. Ebbene in tutti e tre questi casi la lavoratrice sarà chiamata a rifondere l'Inps delle somme di Aspi percepite tra il 1° Aprile 2014 e l'ingresso effettivo in pensione. Solo nel caso C la lavoratrice ha prodotto domanda di pensione in tempo utile per conseguire il vitalizio entro la prima data di utile di decorrenza e, pertanto, non sarà chiamata ad alcuna restituzione.
L'interpretazione dell'Inps offerta nel suddetto schema è senz'altro discutibile in quanto finisce per penalizzare lavoratrici che al momento della scelta non potevano di certo immaginare una simile conseguenza. La Circolare Inps è infatti datata 23 Dicembre 2014 e, pertanto, incide in modo retroattivo su scelte da effettuate da soggetti inconsapevoli, all'epoca, della misura. Se tale impostazione dovesse essere mantenuta sarebbe utile, almeno, escludere la retroattività.
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Zedde
Pensioni, Furlan: ci aspettiamo a breve la proposta ufficiale del Governo
"L'esecutivo ha detto che metterà mano alle pensioni per introdurre maggiore flessibilità in uscita entro fine anno. E' una notizia positiva a cui però ora devono seguire i fatti, le proposte concrete perchè sino ad oggi la linea ufficiale del Governo non è chiara". Kamsin E' quanto ha affermato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine della 45esima assemblea dei giovani imprenditori di Confindustria."Bisogna agire subito sulla rifroma Fornero, e' la legge peggiore che sia mai stata fatta: bisogna ripristinare la flessibilita' in uscita perche' questo Paese ha troppi giovani disoccupati". "Se l'obiettivo è la legge di stabilità il tempo a disposizione è poco perchè non vorremmo che a Settembre il Governo ci presenti una proposta unilaterale, prendere o lasciare".
Per il segretario generale "alcune cose sono state fatte in questi mesi" dal Governo, "io non sono tra quelli che dice che non e' stato fatto niente; pero' dico che non e' stato fatto abbastanza". Quindi, da Furlan arriva una richiesta all'esecutivo, ovvero di "rimettere a centro il lavoro, la ricerca, le infrastrutture, la giustizia, in quanto sono questi i temi da cui deve ripartire il Paese".
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Zedde