Riforma Pensioni, resta da sciogliere il nodo risorse per flessibilità e reddito minimo

Alberto Brambilla Martedì, 09 Giugno 2015
Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha riproposto l'ipotesi di un contributo sulle pensioni retributive in essere oltre un determinato importo per assicurare sostenibilità al sistema previdenziale e garantire un'adeguata copertura a quegli elementi di flessibilità dell'uscita dal lavoro.
«C'è un problema di equità intergenerazionale di cui tener conto: chi ha avuto molto di più, sotto il profilo previdenziale, potrà essere chiamato a dare un contributo di solidarietà a chi avrà in futuro pensioni molto più basse. Lo ha dichiarato ieri Tito Boeri intervenuto alla presentazione del "Rapporto sullo stato sociale, anno 2015" avvenuta ieri a Roma alla facoltà di economia della Sapienza di via del Castro Laurenziano. Il rapporto mette in evidenza, tra l'altro, il fatto che nel prossimo ventennio la pensione media si ridurrà sempre più rispetto al salario medio, passando dal 45% attuale al 33% nel 2036.

Per bilanciare questi squilibri, il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, è tornato ad ipotizzare la necessità di introdurre un contributo di solidarieta' sulle prestazioni piu' elevate, un modo anche per finanziare i futuri interventi di flessibilità che il Governo ha in programma di inserire nella prossima legge di stabilità. Un'ipotesi tuttavia che non piace al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che l'altro giorno, in audizione alla Camera, ha duramente smentito l'ipotesi di intervenire sulle pensioni in essere.

Che ci sia un nodo risorse da sciogliere pare evidenziarlo anche la Rgs la quale sta elaborando i dossier sulle varie proposte depositate in Parlamento: se si accettasse una riduzione dell'assegno fissata all'8% abbinata ad un'uscita a 62 anni, come propongono le forze politiche in modo trasversale (da Pd a Ncd), il pensionato dovrebbe campare altri 30-40 anni per annullare l'effetto negativo per le casse dello stato, in pratica sino quasi a 100 anni. Tanto, scrive la Rgs, servirebbe per recupere 4 anni di pensione erogati al pensionato in anticipo (pari a 52 mensilità). Troppi rispetto anche alle piu' ottimistiche stime Istat sull'allungamento dell'età media di vita. Quanto basta per suggerire la necessità di trovare ulteriori risorse nell'ambito della previdenza o di tagliare un pò di piu' l'assegno per mantenere i saldi di bilancio invariati. 

La composizione di questa frattura dovrà tuttavia avvenire in tempi rapidi perchè per garantire l'intervento sulle pensioni entro fine anno il tempo per discutere è quasi agli sgoccioli. Domani Boeri sarà alla Camera per essere ascoltato proprio su questi temi, mentre oggi il Presidente dell'Inps sarà audito dalla Commissione Lavoro di Palazzo Madama nell'ambito del disegno di legge sul reddito minimo, misura sostenuta da Sel e M5S.

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