Redazione

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(AG) Roma, 20 mag. - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha firmato il piano per ripartire ai poliziotti i fondi che serviranno per retribuire le reperibilita', i cambi turno, i servizi in alta montagna e le indennita' di produttivita'. "Con questa sottoscrizione - afferma il ministro Alfano - gia' nel mese di giugno, le retribuzioni aggiuntive saranno riconosciute ai poliziotti che, ogni giorno, proteggono in strada le nostre citta' e tutti gli italiani.

E' un risultato molto importante che da' la misura di come le nostre donne e i nostri uomini in divisa stiano a cuore al governo. Ma non ci fermeremo qui. C'e' ancora il blocco salariale di cui occuparsi: queste problematiche saranno, dunque, affrontate nel corso del tavolo che sara' appositamente costituito presso la Funzione Pubblica".

"L'annuncio e' un buon inizio, positivo, ma devono seguire fatti concreti". Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, valuta cosi' "l'intenzione del ministro Alfano di sbloccare il tetto salariale e ripartire con la contrattazione per le donne e gli uomini in divisa. Se, come ha detto il ministro, la concertazione vince, e' il momento di dare seguito agli annunci e togliere i blocchi a stipendi e contratto, che come tutto il pubblico impiego, riguardano le donne e gli uomini della Polizia di Stato". "La sicurezza - conclude Tissone - e' un bene comune che si regge su regole, valori, donne e uomini in divisa, che per questo hanno bisogno del giusto riconoscimento". .

- Roma, 20 mag. - Si fa al calor bianco lo scontro tra i protagonisti della campagna elettotrale in vista delle Europee. L'ultima bordata l'ha riservata Silvio Berlusconi a Beppe Grillo, definendolo "un assassino" e un evasore "che ora fa il moralista". "Lui e' uno esperto sul non entrare in prigione perche' con colpa ha ucciso tre amici, e' entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava 'strada impraticabile', lui e' riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone. E' stato condannato per omicidio plurimo, ha fatto tre mesi di carcere, e' un pregiudicato e' un assassino ma la prigione l'ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti" ha detto il leader di Forza Italia a La7.

Grillo, "sono gli ultimi giorni di Pompei. Napolitano delegittimato"

"Questo signore e' conosciuito come uno che non faceva lo spettacolo se non era pagato in gran parte in nero, vederlo che ora fa il moralista in televisione e' un qualcosa che mi disturba. C'e' troppa genete che non capisce la pericolosita' di quanto sta avvenendo nel nostro paese, questi vogliono il sangue e purtroppo Grillo dice le stesse cose che diceva Hitler". .

- Roma, 20 mag. - "Vespa e' stato corretto". Con queste parole Beppe Grillo 'promuove' Bruno Vespa dopo la partecipazione a Porta a porta. "Ma - aggiunge - il processo alla stampa bisogna farlo". "Si' sono emozionato. Anche perche' c'ho lavorato 20 anni, ma vedere la Rai cosi ridotta... Comunque, andiamo avanti". "La Rai va ridimensionata. Ha 13mila dipendenti, 3 societa' gestiscono 1 miliardo con le fiction. Raiway e' importante, bisogna tenersela per i tralicci e per l'immagine dell'Italia". .

- Roma, 20 mag. - Beppe Grillo arriva in Rai e varca i cancelli degli studi di via Teulada dopo oltre 20 anni di assenza. Ad accoglierlo non solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche Bruno Vespa e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Grillo e' arrivato con due taxi, in uno c'erano lui e i componenti dello staff comunicazione; nell'altro il plastico di un Castello dove sono 'prigionieri' politici, imprenditori e giornalisti, in primis proprio Bruno Vespa. "Ho un regalo - ha detto Grillo rivolgendosi a Vespa - ci diamo del tu, vero?". E i suoi collaboratori tirano fuori dal secondo taxi il plastico incellofanato: "E' meraviglioso - ha aggiunto - ma qui non me lo fanno entrare...e poi fanno entrare Berlusconi, pazzesco...".

Grillo provuove Vespa ma boccia i giornali. "Tutti a processo"

L'involucro viene aperto, il plastico rappresenta il Castello di Lerici, con la scritta 'anno di costruzione 1152'. E prosegue con la spiegazione: "Ho scelto il castello di Lerici perche' mi ricorda la mia infanzia. Li' ci sono le segrete"... e da li' spuntano le 'faccette' di Napolitano, Renzi, Monti ma anche Vespa "Noi vinceremo le europee - sostiene - e poi vinceremo anche le politiche. E faremo il politometro a tutti, un processo online.
  Ci sono diverse categorie - continua - i politici, per i soldi che hanno preso. I cittadini devono avere il diritto di processare i politici. Poi ci sono gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti che non se ne possono andare nei paradisi fiscali come se niente fosse senza essere processati.
  E poi ci sono anche i giornalisti: Vespa che rappresenta nel bene e nel male la stampa. Sarete processati anche voi online - dice rivolgendosi ai numerosi cronisti - abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno 'sputo' digitale. Faremo un processo che durera' un anno". Grillo, sicuro di arrivare primo alle Europee, dice che il Pd "poverino chiama le vecchiette al telefono per farsi votare. Il Pd ha bisogno. Noi non abbiamo bisogno".

E su Twitter impazza #brunochiedi (Leggi)

IL MEGA ASSEGNO DA 5 MILIONI E MEZZO

Oltre al plastico, Beppe Grillo ha portato e srotolato nello studio di Porta a Porta anche un maxi assegno da 5 milioni e mezzo: quello della prossima restituzione delle eccedenze di diaria e indennita' dei parlamentari 5 stelle. Domani mattina (martedi', ndr) ci sara' il nuovo Restituzione day di deputati e senatori M5s.

STOCCATA A VESPA, "NON SEI UN GIORNALISTA MA UN PACCHETTO"

"Tu non sei un giornalista, sei un consulente in pensione. Sei un pacchetto e vendi un prodotto alla Rai", ha continuato Grillo rivolgendosi a Bruno Vespa: entrambi si danno del tu lungo tutta l'intervista. "Voglio processare i mezzi di comunicazione", ha aggiunto il leader di M5S

"SONO IN TV PER DIMOSTRARE CHE NON SONO HITLER E STALIN"

"Sono venuto a dimostrarvi che non sono Hitler ne' Stalin", ha detto Grillo a Vespa. "Se non si e' formato un partito violento e' grazie a noi" ha aggiunto. "Sono commosso, e' dal '93 che non entro in uno studio Rai". La puntata comincia con Grillo che cammina per lo studio e rimane cosi', in piedi, per qualche minuto. Poi ringrazia Vespa per la foto messa in studio, "una foto normale" ma poi, sull'onda dello scherzo, viene sostituita con una foto di Grillo che urla, con la bocca aperta: "Ecco, io non mi voterei" scherza Grillo.

LA LUPARA BIANCA, 80 EURO E L'EBETINO DI FIRENZE

"Lupara bianca e' un termine giornalistico, indica la scomparsa. Monti, Letta, dove sono finiti? sono scomparsi, i politici sono scomparsi". Grillo risponde cosi' a Vespa in merito alle 'accuse' del leader M5s a Renzi. "L'Ebetino e' gia' finito", ha ribadito Grillo. "Noi siamo gia' adesso la prima forza politica del paese - ha aggiunto - la nostra rabbia e' un bel sogno che ha unito 10 milioni di persone, non siamo andate nelle piazze a sfasciare le vetrine". Gli 80 euro? "Era piu' decoroso il voto di scambio di Achille Lauro", ha detto Grillo. "Noi andremo a governare e non faremo alleanze con nessuno. Non accettiamo piu' compromessi.
  Noi cercheremo di far dimettere questo governo". "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza", ha detto il comico genovese. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa".

NAPOLITANO NON RAPPRESENTA PIU' LA REPUBBLICA

 "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza". Cosi' Beppe Grillo rispondendo alle domande di Bruno Vespa a Porta a porta. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue il leader M5S - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa. Diremo che Napolitano non rappresenta piu' questa Repubblica"

SE RENZI PRENDE UN VOTO IN PIU' NE PRENDO ATTO

"Non possiamo perdere. Ma se il Pd prende un voto in piu', ne prendo atto", ha detto Grillo rispondendo a una domanda del conduttore

EXPO: IMPRESE COLLUSE CON MAFIA, RAPINA E TRUFFA

"Tutte le imprese sono colluse con la mafia, quasi tutte. E' una rapina. E' una truffa colossale", ha aggiunto Grillo a proposito dell'Expo. "Noi siamo andati dentro l'Expo con un pullman - ha raccontato - stavano costruendo 15 corsie per l'autostrada da Monza a Milano... hanno chiamato da Los Angeles, neanche li' ce le hanno.. E quello che stava sull'autobus con noi - racconta - diceva che non siamo collusi con la mafia e l'hanno arrestato l'indomani... Poi arriva Sala e poi Cantone e dicono 'non 'ce n'eravamo accorti'. Come fai a mandare un supercommissario a controllare quando gli appalti sono stati gia' tutti concessi?". Secondo Grillo, "quei soldi vanno investiti in altre opere. L'Expo era un'idea bellissima e invece - ha sostenuto - e' una speculazione di cemento, un'associazione a delinquere di destra e di sinistra".

IMMIGRATI? PROBLEMA EUROPEO

"Non e' un problema che possiamo risolvere da soli. Non e' un problema italiano. Alfano dice la stessa cosa? Va bene, ma lui e' stato al governo per dieci anni", ha detto Beppe Grillo a Porta a Porta a proposito del problema dell'immigrazione.

"LA NOSTRA E' RABBIA BUONA, DA NOI UN PIANO B"

"Io urlo spesso, per rabbia, ma non so solo urlare. La mia rabbia e' buona, noi diamo un piano B, un sogno. Sono falliti sia il comunismo che il capitalismo", ha detto Grillo. "Io risulto uno che grida - ha aggiunto - e' vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma e' una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani. Noi non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine. Noi abbiamo tolto la violenza dalle strade. Se non si e' formato un partito violento, fascista... e tu lo sai, era tuo papa'..." ha detto scherzando a Bruno Vespa. E' merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico".
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- Roma, 19 mag. - Conferma che "alle prossime politiche non potro' essere candidato premier" ma aggiunge anche che cio' avverra' "a meno che la Corte dei diritti dell'Uomo di Strasburgo decida che venga annullata la sentenza di evasione fiscale che ha permesso alla sinistra di farmi decadere dal Senato". Dunque, dice il leader FI a 'Quinta Colonna', "secondo me non c'e' nessun dubbio che quella sentenza sara' trovata infondata: gli avvocati internazionali che abbiamo consultato non credevano ai loro occhi". Qui, Berlusconi lascia cadere questa critica nei confronti di una sentenza "costruita - accusa - per dare luogo a quello che poi e' seguito dopo". Berlusconi parla anche oggi delle parole di Epifani "15 minuti la sentenza" e dei tempi della procedura di decadenza da senatore: "Con me e' durata due mesi e due settimane, quando di media impegnava 14 mesi. Sempre cosi' quando ci sono di mezzo io...". .
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