Continuano a crescere gli indennizzi per il danno biologico. A partire dal 1° luglio, infatti, gli importi sono rivalutati del 5,4%, per recuperare la variazione percentuale dei prezzi Istat tra l'anno 2022 e il 2023. A stabilirlo è il decreto del ministro del lavoro n. 354/2024, apparso nella sezione pubblicità legale del sito del ministero, che approva la delibera Inail n. 19/2024 con gli importi delle prestazioni.
Il danno biologico
Come noto ai lavoratori infortunati e tecnopatici per eventi che si siano verificati a partire dal 25 luglio 2000 l'Inail riconosce il pagamento di una somma in capitale, in caso di infortuni o malattie professionali da cui sia derivata una invalidità di grado pari o superiore al 6% e inferiore al 16%, oppure di una rendita nei casi in cui gli eventi abbiano provocato una menomazione di grado pari o superiore al 16%. Fino al 2016 gli importi di tali indennizzi non erano soggetti ad alcuna rivalutazione automatica.
Tuttavia, con dm 27 marzo 2009 è stato operato un aumento straordinario, dal 1° gennaio 2008, in misura dell’8,68%; poi con dm 14 febbraio 2014 l’operazione è stata replicata, con un ulteriore aumento, sempre in via straordinaria, dal 1° gennaio 2014, del 7,57%. La legge di Stabilità 2016, infine, ha introdotto un meccanismo automatico e annuale di rivalutazione, con effetto dal 1° luglio 2016 sulla base del tasso Istat. Per i primi due anni di debutto della novità, però il tasso di inflazione è risultato negativo e, quindi, non c’è stato esordio. La prima rivalutazione automatica è avvenuta quindi dal 1° luglio 2018, quando l'Istat ha registrato un tasso di variazione (2016/2017) in misura pari all'1,1%, replicato dal 1° luglio 2019 (variazione 2017/2018 sempre pari all'1,1%). Inoltre sempre nell’anno 2019, il decreto 45/2019 ha approvato una nuova «tabella indennizzo danno biologico in capitale», la quale trova applicazione per gli eventi denunciati a decorrere dal 1° gennaio 2019.
La rivalutazione
La rivalutazione poi si è attestata allo 0,5% dal 1° luglio 2020. Dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 non c’è stata alcuna rivalutazione (perché l’inflazione è risultata negativa); dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023 la rivalutazione è avvenuta nella misura dell’1,9% per poi passare all’8,4% dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024.
Ora, per l'anno 2024, l'Istat ha registrato una variazione tra il 2022 e 2023 del 5,4%; pertanto, il decreto 354/2024 del ministro del lavoro, appena pubblicato nella sezione “pubblicità legale” sul sito internet del ministero del lavoro, approva la rivalutazione degli importi degli indennizzi relativi al danno biologico, con decorrenza 1° luglio 2024, predisposta dall'Inail con deliberazione 19/2024, che si aggiunge agli incrementi delle rivalutazioni già operate per gli anni precedenti. Adesso la parola passa all'Inail che fisserà le modalità di aggiornamento degli importi e di erogazione delle prestazioni.