In arrivo indennizzi Inail più pesanti per gli infortunati. A prevederlo è la bozza del «decreto Lavoro» che il Governo dovrebbe approvare nei prossimi giorni in cui si propone un aggiornamento delle due tabelle utilizzate dall’Inail per la liquidazione dell’indennizzo del danno biologico. Con i nuovi importi l’indennizzo in capitale sarà compreso tra un minimo di 9.600€ ed un massimo di 19.372,5€ mentre la rendita sale da un minimo di 1.472€ annui a 26.000€ (per lesioni pari al 100%).
Il danno biologico
La rivalutazione riguarda la prestazione erogata dall'Inail per ristorare le conseguenze subite dal lavoratore, a seguito di infortuni o malattie professionali, alla propria integrità psicofisica, c.d. «danno biologico». La prestazione, tecnicamente, è chiamata «indennizzo» (perché calcolato indipendentemente dalla capacità di produzione del reddito dell'infortunato) e, nell'invalidità di grado a partire dal 16%, si aggiunge al ristoro del «danno patrimoniale» (calcolato, invece, in funzione del reddito dell'infortunato). L'indennizzo è di due tipi in base al grado di lesione:
- capitale: per infortuni o malattie professionali con invalidità dal 6 al 15%;
- rendita: per infortuni o malattie professionali con invalidità da 16 al 100%.
L’adeguamento
L’adeguamento degli indennizzi del danno biologico, in capitale e in rendita, è previsto dall’articolo 21 della bozza del decreto lavoro attraverso la sostituzione delle relative tabelle oggi in vigore. La costruzione delle tabelle, spiega la relazione al decreto Lavoro, tiene conto del c.d. «Punto base Inail» che nelle tabelle del 2000, da sostituire, venne fissato con il «metodo del triplo della pensione sociale», in linea con i criteri utilizzati dai tribunali. L'assegno sociale nel 1999 era pari a 500.000 delle vecchie lire, circa 258 euro; nel 2022 è 469,03 euro (quasi il doppio). Poiché nonostante tutte le rivalutazioni nel tempo il Punto Inail risulta oggi ancora disallineato rispetto all'assegno sociale, il decreto Lavoro provvede ad aggiornarlo parametrandolo a tre volte l'assegno sociale del 2022 e usando basi tecnico-demografiche attuariali più recenti (dm 22 novembre 2016).
Per quanto riguarda la liquidazione in capitale (lesioni tra il 6 ed il 15%) i nuovi valori oscillano da un minimo di 9.600€ ad un massimo di 19.372,5€. Per le liquidazioni sotto forma di rendita annua gli importi vengono rivalutati in misura compresa tra i 1.472€ (16%) e i 26.000€ (100%). I nuovi valori sono esposti nelle tabelle sottostanti.
L'andamento nel tempo
Il danno biologico viene risarcito da luglio 2000. Per 15 anni, fino al 2015, l'indennizzo non è stato mai rivalutato. Nel 2009 ha avuto un aumento straordinario dell'8,68% e così anche nel 2014 con un altro 7,57%. La legge stabilità del 2016 ha introdotto un meccanismo automatico di rivalutazione annuale, con decorrenza dal 1° luglio di ogni anno, in base al tasso Istat. Per il primo biennio (2016/2017) non c'è stata rivalutazione perché l'Istat è risultato negativo. Nel 2018 c'è stata la prima rivalutazione dell'1,1%, cui ha fatto seguito una seconda rivalutazione nel 2019 sempre dell'1,1%. Intanto, sempre nel 2019, con decreto 45/2019 è stata approvata la nuova «tabella indennizzo danno biologico in capitale», che si applica agli eventi denunciati dal 1° gennaio 2019. Per il 2020 c'è stata una rivalutazione dello 0,5%; nessuna rivalutazione per il 2021 (Istat negativo); dal 1° luglio 2022 la rivalutazione è stata dell'1,9%, valida fino al 30 giugno 2023.