Lavoro, In arrivo sgravi contributivi per l'assunzione di giovani giornalisti sotto i 35 anni

redazione Giovedì, 08 Novembre 2018
Il Consiglio di Amministrazione dell’INPGI ha deciso di recepire nel proprio ordinamento interno gli sgravi contributivi previsti dalla legge di bilancio per il 2018.
Anche chi assume giovani giornalisti avrà diritto agli sgravi contributivi nella misura del 50%. Al fine di estendere anche nel settore giornalistico le misure di incentivo all’occupazione introdotte per la generalita’ dei lavoratori dipendenti con la legge di bilancio per il 2018, il Consiglio di Amministrazione dell’INPGI ha deciso di recepire nel proprio ordinamento interno gli sgravi contributivi previsti dalla Legge n. 205 del 2017.

Tale misura, in particolare, prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati in relazione alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti con decorrenza dal 2018. L’ esonero contributivo e’ riconosciuto, per la durata massima di 36 mesi, nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di un importo pari a 3 mila euro su base annua.

Il beneficio e’ riconosciuto in favore dei datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato lavoratori: 1) di eta’ inferiore a 35 anni, a partire dal 1° gennaio 2018; 2) di eta’ inferiore a 30 anni, se l’assunzione viene effettuata nel 2019.

Lo sgravio, nel rispetto del limite di eta’, spetta anche in caso di conversione a tempo indeterminato di un contratto a termine.Per beneficiare dell’esonero contributivo l’impresa non deve pero’ aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti all’assunzione e non licenziare, nei sei mesi successivi, il giovane, pena la revoca del beneficio.Infine, dato che gli oneri derivanti dalla riduzione del gettito contributivo conseguente al riconoscimento degli sgravi trovano copertura a carico del Bilancio dello Stato, l’INPGI potra’ ottenerne il rimborso.

Le disposizioni varate dal Consiglio di amministrazione, naturalmente, troveranno attuazione solo successivamente all’approvazione della delibera da parte dei ministeri vigilanti.

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