Tale misura, in particolare, prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati in relazione alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti con decorrenza dal 2018. L’ esonero contributivo e’ riconosciuto, per la durata massima di 36 mesi, nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di un importo pari a 3 mila euro su base annua.
Il beneficio e’ riconosciuto in favore dei datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato lavoratori: 1) di eta’ inferiore a 35 anni, a partire dal 1° gennaio 2018; 2) di eta’ inferiore a 30 anni, se l’assunzione viene effettuata nel 2019.
Lo sgravio, nel rispetto del limite di eta’, spetta anche in caso di conversione a tempo indeterminato di un contratto a termine.Per beneficiare dell’esonero contributivo l’impresa non deve pero’ aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti all’assunzione e non licenziare, nei sei mesi successivi, il giovane, pena la revoca del beneficio.Infine, dato che gli oneri derivanti dalla riduzione del gettito contributivo conseguente al riconoscimento degli sgravi trovano copertura a carico del Bilancio dello Stato, l’INPGI potra’ ottenerne il rimborso.
Le disposizioni varate dal Consiglio di amministrazione, naturalmente, troveranno attuazione solo successivamente all’approvazione della delibera da parte dei ministeri vigilanti.