Il nuovo servizio riguarda la «nuova assicurazione sociale per l'impiego» (in sigla Naspi), che è l'indennità di disoccupazione introdotta dalla riforma del 2015 (dlgs n. 22/2015) al posto dell'Aspi e della Mini Aspi. Erogata a domanda dell'interessato, la Naspi spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che involontariamente hanno perduto l'occupazione, inclusi apprendisti, soci lavoratori di cooperative e dipendenti pubblici assunti a termine. Non hanno titolo alla prestazione, invece, i dipendenti pubblici a tempo indeterminato, gli operai agricoli (Oti e Otd) per i quali è rimasta in vigore la disoccupazione agricola; i lavoratori extra Ue con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, i lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione (vecchiaia o anticipato) e i lavoratori titolari d'assegno ordinario d'invalidità (che possono però optare per la Naspi in luogo dell'assegno ordinario d'invalidità).
Il sostegno contro la disoccupazione viene erogato a coloro che si trovano in condizione di disoccupazione involontaria e vanta contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni che precedono la perdita del lavoro, nonché 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi antecedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Le funzionalità disponibili
Una volta selezionata la domanda di interesse tramite l'applicazione mobile è possibile avere accesso alle seguenti informazioni: 1) in caso di accoglimento della domanda, l’utente potrà consultare il prospetto di calcolo della prestazione NASpI e, quindi, i dati relativi ai pagamenti della prestazione disposti in suo favore; 2) in caso di richieste istruttorie, l’utente potrà consultare la lista dei documenti richiesti; 3) in caso di reiezione della domanda, l’utente potrà consultare i motivi che hanno determinato il mancato accoglimento.
Tramite l'applicazione i cittadini potranno, a conclusione dell’istruttoria della domanda, conoscere le seguenti informazioni: la data di decorrenza e la durata della prestazione spettante; gli importi mensili della indennità spettante; i dati retributivi e contributivi che hanno determinato la durata e la misura della prestazione; l’elenco delle prestazioni di disoccupazione già fruite nel quadriennio precedente la data cessazione dell’attività lavorativa; i periodi contributivi già utilizzati per le prestazioni già fruite scomputati nel calcolo della durata della nuova domanda.